Non c’è alcun dubbio: i risultati elettorali delle politiche, per il centrosinistra di Roma e del Lazio sono stati un’ecatombe e ora gli esponenti della maggioranza che governa la Regione Lazio si sentono in bilico, considerato che dei collegi della Camera e del Senato di Roma e provincia, la coalizione di Giorgia Meloni ne conquista dieci su dodici. Il presidente della giunta regionale Nicola Zingaretti, eletto alla Camera dei deputati, il 10 ottobre prossimo dovrà presentarsi a Montecitorio e, di sicuro, opterà per quel seggio – la prima seduta del nuovo Parlamento è prevista tre giorni dopo – dimettendosi dalla Regione che dovrà andare a nuove elezioni entro e non oltre i 90 giorni dalle dimissioni. Entro i primi mesi del 2023 dunque si terranno le consultazioni e a via della Pisana potrebbe cambiare tutto, specie se si considera che il “campo largo”, ovvero l’accordo tra Pd e M5s si annuncia problematico, perché presupporrebbe la realizzazione del termovalorizzatore a Roma e l’avvio di altri punti programmatici che coinvolgono l’ambiente, su cui il movimento di Conte la vede in modo diametralmente opposto ai democratici. Diversi sono i deputati e senatori eletti nel centrodestra che hanno attualmente, o hanno avuto in passato, ruoli in Regione, al Comune di Roma o in altri centri del Lazio. Si sa, gli enti locali sono un buon trampolino di lancio per Montecitorio o Palazzo Madama. Anche il centrosinistra, con gli unici due collegi che si è aggiudicato per la Camera a Roma centro e all’Ardeatino/Tuscolano, vede rispettivamente eletti Paolo Ciani nella lista Demos, di ispirazione cattolica, consigliere regionale e comunale e Roberto Morassut del Pd, oggi deputato e già assessore all’Urbanistica della giunta capitolina guidata da Walter Veltroni. Seguendo l’ordine alfabetico, tra gli eletti a Roma troviamo Luciano Ciocchetti nel collegio U06 di Monteverde, Portuense e Fiumicino, che ha una solida esperienza amministrativa, dal 1981 alla circoscrizione dell’Eur, poi al Comune e in seguito alla Regione Lazio, come assessore e vicepresidente di Renata Polverini per poi diventare parlamentare. Anche Chiara Colosimo, attuale consigliera regionale di Fratelli d’Italia conquista il suo seggio, insieme a Simonetta Matone, consigliera comunale della Lega, già magistrato di alto profilo. Entusiasmo a Frosinone e provincia per il risultato di Nicola Ottaviani, già sindaco di Frosinone per due mandati, la cui elezione, con il 54% dei suffragi nel collegio Cassino-Terracina, è commentata da Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale del Lazio e responsabile provinciale della Lega come “obiettivo raggiunto, il premio che la gente ha dato al centrodestra consentendoci di intervenire subito sul caro bollette e aiutare famiglie e imprese”. Altro esponente di rilievo di Fratelli d’Italia è Fabio Rampelli, anche lui proveniente dal territorio, prima consigliere comunale poi regionale, in seguito deputato e vicepresidente della Camera, ora riconfermato nel collegio Lazio U03. Altra esponente proveniente dall’Assemblea capitolina è Lavinia Mennuni, che si è imposta come senatrice su Emma Bonino e Carlo Calenda nel collegio di Roma centro da sempre appannaggio del centrosinistra. Intanto, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri gioca d’anticipo e si rivolge al nuovo governo, prima che lo stesso sia insediato e il presidente del Consiglio nominato, chiedendo rassicurazioni sugli importanti progetti ed eventi che riguardano la capitale, dal Giubileo del 2025 all’Expo del 2030, con una particolare attenzione ai fondi del Pnrr, la manna che attendono in troppi.

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