Regione Lazio, si infiamma la polemica sulla sanità e sul tema interviene con una nota il gruppo del Partito democratico del Consiglio regionale del Lazio, replicando a un articolo pubblicato sul quotidiano “Repubblica” il 17 aprile, in cui emergerebbero ancora una volta le presunte responsabilità relative alla “mancata programmazione” dell’amministrazione guidata nell’ultimo decennio da Nicola Zingaretti. “La sanità del Lazio è, come stiamo denunciando da molti mesi, in forte emergenza per le scelte assunte dall’attuale amministrazione. Dopo 14 mesi al governo, l’accusa di non aver programmato nei dieci anni precedenti non regge più”, si esprimono i democratici. E insistono, come fanno da tempo, sulle risorse pubbliche che il presidente Francesco Rocca avrebbe “dirottato a soggetti privati: circa 50 milioni, erogati alle cliniche per una manciata di posti letto”. Il riferimento è al provvedimento assunto dall’attuale inquilino di via Cristoforo Colombo per snellire i tempi di attesa in pronto soccorso, reperendo posti letto nelle strutture del privato accreditato. Una necessità imposta dalle bibliche attese – che arrivano a molte ore e talvolta perfino a giorni –  con cui si intende arginare il grave gap provocato dalla chiusura, nell’ultimo decennio, di 16 ospedali nel Lazio, con la soppressione di ben 3.600 letti per il ricovero. Gli esponenti del Pd ribaltano l’accusa di mancata programmazione sull’amministrazione Rocca, indicando nella carenza di operatori uno dei vulnus che affliggerebbero la sanità regionale. E individuano, nelle strategie per la lotta al Covid, uno dei motivi di efficienza dell’amministrazione precedente. Elemento di punta della giunta Zingaretti, per i consiglieri del Pd è l’uscita dal commissariamento, partito nel 2007 e andato avanti fino al 2020, sebbene il consistente disavanzo non sia stato ancora ridotto. Altro successo da esibire, il Pd lo individua nel miglioramento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) che l’amministrazione Zingaretti ha portato dalla soglia minima a indicatori eccellenti – da 152 a 200 punti – collocando il Lazio tra le prime 10 regioni virtuose in Italia. Poi l’edilizia sanitaria, per cui i fondi della legge 67 del 1988 stanno ancora dispiegando i propri effetti con l’attuazione della cosiddetta “terza fase” e i copiosi ulteriori investimenti, sono passati dal 51% della spesa a oltre un miliardo, con la previsione della realizzazione di nuovi ospedali e l’adeguamento strutturale di quelli esistenti. Risorse a cui si aggiunge la benedizione del Pnrr con 674 milioni del contratto di sviluppo firmato tempestivamente dal Lazio, prima regione a siglare l’intesa. In conclusione, i democratici chiedono a Rocca “di passare dalla propaganda ai fatti”, stigmatizzando “le lunghe liste di attesa, l’affollamento dei pronto soccorso e le condizioni di lavoro dei sanitari”.  (Nella foto: Nicola Zingaretti)

Commenti Facebook:

Commenti