Ospedale di Tivoli: i tempi per le riaperture sono rispettati. In attesa della piena operatività a cui si arriverà a settembre, il San Giovanni Evangelista riavvia i primi servizi: nefrologia, medicina, immunoematologia, servizio prevenzione diagnosi e cura (Spdc), radiologia e medicina trasfusionale. Dopo il disastroso incendio dell’8 dicembre 2023, in cui morirono tre anziani pazienti, si va avanti con il cronoprogramma stabilito dalla direzione aziendale, d’intesa con la Regione Lazio e illustrato dal presidente Francesco Rocca il 18 marzo in conferenza stampa. “Si procede nei tempi previsti – dichiara in una nota il presidente della commissione regionale Bilancio Marco Bertucci – un impegno che abbiamo preso e mantenuto con il territorio. Va ringraziato il presidente Rocca per l’attenzione e la cura che dedica alla graduale riapertura del nosocomio”. Un punto di riferimento per il territorio, per la cui riattivazione si sono mossi in tanti, perfino coloro che da tempo sembravano aver abbandonato le rivendicazioni per il diritto alla salute. Altre due date son previste per le riaperture a maggio: il 20 chirurgia generale e laboratorio analisi e il 24 il punto nascita, emodinamica, blocco operatorio centrale e rianimazione. Da ultimo, e non certo per importanza, il pronto soccorso che il 30 settembre chiuderà il ciclo delle riattivazioni di reparti e servizi. Intenso è stato il lavoro, dopo il dissequestro dei locali da parte della Procura, un costante contatto tra i magistrati, i tecnici dei vigili del fuoco e la direzione aziendale, che durante i lavori di ripristino dei locali ha visto l’avvicendamento al vertice tra Giulio Santonocito, catapultato in Sicilia e Silvia Cavalli, commissario straordinario arrivata dalla Asl di Latina. Ė stata la stessa Cavalli ad annunciare entro breve, il potenziamento dei servizi, con l’arrivo della risonanza magnetica attesa da anni, il potenziamento della radiologia interventistica e il rafforzamento della stroke-unit per il trattamento dell’ictus. Grazie alla programmazione prevista nel documento della rete ospedaliera 2024-2026, saranno inoltre implementati l’oncologia e la radiologia, un lavoro che, grazie al commissario straordinario, secondo Bertucci “sta dando i frutti previsti”.

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