Eliporto San Camillo, polemica in Regione ma l’Enac garantisce la sicurezza

 

Ė bastata una relazione  sulla sicurezza nelle operazioni di volo notturno, affidata dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) a uno studio specializzato, per scatenare una bagarre in Consiglio regionale. Il capogruppo del Pd Esterino Montino ha lanciato da tempo l’allarme su presunti pericoli che correrebbero gli elicotteri in fase di atterraggio sulla piazzola dell’ospedale San Camillo di Roma ma l’ente preposto tranquillizza e i dirigenti dell’assessorato alla Sanità regionale rispondono piccati alle polemiche. Lo “Studio aeronautico per  l’autorizzazione alle operazioni di volo notturne” risale al novembre 2011 ma è stato reso noto soltanto alcuni giorni fa, grazie alla pubblicazione degli atti su un frequentato quotidiano on-line. La relazione, commissionata per valutare la possibilità di effettuare soccorsi in eliambulanza di notte, in base a quanto previsto dal decreto del ministero del Trasporti del 2006 “Liberalizzazione sull’uso delle aree di atterraggio”,  corredata di tutti gli elementi tecnici acquisiti con precisi rilievi topografici, foto aeree e simulazioni su mappe Google, evidenzia “un ambiente operativo ostile e congestionato” ma soltanto in notturna, disponendo l’eliporto ospedaliero, di tutte le abilitazioni per il soccorso di giorno. Nello studio, per ovviare agli ostacoli che la notte sconsigliano l’avvicinamento e/o il decollo dei mezzi, vengono proposte due soluzioni: una più radicale, consistente nello spostamento dell’elisuperficie e di tutto l’impianto di aiuti visivi luminosi di qualche metro, l’altra soft o di compromesso, con “traiettorie traslate” reimpostando “l’angolo nominale di planata”. Il tutto con una profonda revisione dei sentieri con luci di avvicinamento, il taglio di qualche albero – che si aggiungerebbe ai 502 abbattuti negli ultimi anni causa cantieri nell’ospedale – e manovre idonee a schivare gli edifici di quattro piani che circondano la pista. 


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