Sindacati medici sul piede di guerra: “La sanità del Lazio al collasso e Zingaretti tace”

WCENTER 0CHIABDBYZ -  per ar 10 foto n 3“Continua inspiegabilmente il silenzio del presidente Zingaretti nei confronti dei sindacati medici del Lazio, che da tempo stanno chiedendo alla Regione Lazio un segnale di disponibilità al dialogo e una decisa inversione di rotta in tema di politiche sanitarie”. Ė questa la denuncia di una decina di sigle di sindacati dei professionisti della sanità – Anpo, Ascoti, Fials medici, Cimo, Fassid, Fedir Sanità, Fesmed, Ugl medici, Snr – che, dopo una affollata conferenza stampa lo scorso 12 agosto, hanno annunciato ulteriori azioni di lotta contro quello che definiscono “l’inconcepibile immobilismo della Regione Lazio”. Numerose sono le disfunzioni denunciate dai professionisti tra cui medici, biologi, farmacisti, radiologi.

“Le criticità sono sotto gli occhi di tutti – dichiarano all’unisono i professionisti – dai tagli lineari nelle aziende che penalizzano la qualità, ai 2000 posti letto mancanti nel Lazio. Dalla soppressione di numerosi laboratori analisi all’accorpamento dei servizi di farmacia, con difficoltà di controllo e monitoraggio delle specialità medicinali, tra cui gli stupefacenti. Per non parlare della sforbiciata che stanno subendo i dipartimenti di prevenzione, primo tra tutti il servizio che si occupa di sicurezza alimentare con conseguenze che tutti possono immaginare”. Nel lungo cahier de doléances non si fanno sconti per nessuno: sotto accusa i mancati controlli sull’appropriatezza delle prescrizioni come l’esclusivo ricorso alle cooperative esterne per i servizi di pulizia, ristorazione, vigilanza e anche di infermieri che portano a una lievitazione di costi i cui proventi non vanno certo in larga misura ai lavoratori.

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