Rete ospedaliera, i rilievi dell’opposizione

davide-barillari-candidato-del-m5sRiorganizzazione della rete sanitaria: serrato dibattito in Consiglio regionale. Dopo la presentazione al pubblico e alla stampa nella sede del ministero della Salute, il presidente Zingaretti ha illustrato il corposo progetto di riorganizzazione degli ospedali e dei servizi nella Regione Lazio all’assemblea di via della Pisana. Ha ribattuto ai consiglieri che lo criticavano per la mancata discussione sul documento di programmazione che “il decreto 368, come imposto dalla gestione commissariale, nasce dal lavoro comune con il ministero e con il sub commissario Renato Botti, dal confronto costante con il tavolo di verifica sul piano di rientro dal deficit e dalle indicazioni contenute nei programmi operativi 2014 -2016”, una sorta di legge-quadro predisposta dal tavolo tecnico dei dicasteri di Salute ed Economia per orientare le scelte della Regione. Le critiche dell’opposizione non si sono fatte attendere. Per primo, Davide Barillari del Movimento 5 stelle, in una dettagliata analisi delle criticità finanziarie, sanitarie e sociali, ha chiesto la sospensione del decreto 368 e ha formulato una serie di proposte. Prima fra tutte l’avvio di “un’analisi sistemica dei dati di contabilità analitica per identificare le vere inefficienze”. I pentastellati chiedono poi di riformare le procedure per la selezione dei direttori generali di Asl e ospedali e di creare due commissioni speciali. La prima sugli errori in campo medico e sulle inefficienze, l’altra sulla individuazione delle cause del disavanzo sanitario. Il M5s sollecita un intervento sulla rimodulazione dei programmi operativi e l’attivazione di una consulta partecipata, con i direttori delle Asl e degli ospedali, per una condivisione delle strategie organizzative. Punta la propria attenzione, Barillari, sul pauroso aumento delle consulenze, che in alcune importanti aziende ospedaliere arriverebbe, secondo le analisi del M5s, a percentuali stratosferiche intorno al +1008%. Fabio De Lillo del Nuovo centro destra (Ncd), ha sollecitato l’opportunità di una rete territoriale che segua il paziente a casa una volta dimesso dall’ospedale e l’invito a Zingaretti a farsi garante sulla gara per l’Ares 118, il servizio di emergenza sanitaria mentre Oscar Tortosa, consigliere del Partito socialista italiano, ha evidenziato che Frosinone e Viterbo non possono restare senza Dea – dipartimenti di emergenza – di II livello. Sempre per Ncd, Daniele Sabatini ha criticato il metodo di condivisione del decreto 368: “Più che un patto con i ministeri doveva essere un patto con il territorio e con questo Consiglio regionale. Parlarne prima e non dopo avrebbe giovato alla democrazia e alla comunità tutta”. Per Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), “andrebbe riequilibrato il ruolo della sanità privata a favore di quella pubblica. La riabilitazione, per esempio, è totalmente affidata ai privati”, ha precisato il consigliere. Il capogruppo della Destra, Francesco Storace, ha parlato di spesa farmaceutica, servizio di elisoccorso, episodi di malasanità: “Si sta procedendo a colpi di decreti ed annunci a effetto e si dimenticano le innovazioni virtuose come i farmaci monodose, strumento di risparmio per le casse del servizio sanitario pubblico. Che fine hanno fatto?”, si è chiesto il consigliere, che ne ha promosso l’introduzione grazie a una sua legge.

tab4

Commenti Facebook:

Commenti