Sanità, un tema diventato prioritario per gli italiani, secondo i sondaggi diffusi negli ultimi tempi. Ed è argomento di lotta politica con cui l’opposizione prova a riconquistare terreno. In tale scenario, si inserisce perfettamente la proposta di legge presentata dal Partito democratico, prima firmataria Elly Schlein. “Un impegno significativo per ripristinare e rafforzare la sanità pubblica in Italia, portando il finanziamento del Servizio sanitario nazionale a un livello comparabile con gli altri paesi europei”, scrivono sul loro sito i dem. Il testo si compone di quattro articoli: l’elemento cardine è la previsione di incremento progressivo del Fondo sanitario nazionale per portarlo al 7,5 del Pil contro l’attuale 6,4 con un finanziamento crescente, che dovrebbe portare l’Italia al pari degli altri Paesi europei, dispiegandosi nel quadriennio 2024-2028. La copertura dovrebbe essere assicurata dalle risorse derivanti dalla crescita economica o, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, il finanziamento dovrebbe arrivare da eventuali misure di contrasto alla evasione ed elusione fiscale. Altro elemento di spicco del disegno di legge, la rimozione del tetto di spesa per l’assunzione del personale – fermo al 2004 con un ritocco nel 2009 – che, sostanzialmente, ha tenuto bloccato il ricambio di professionisti nella sanità, condizionando pesantemente l’organizzazione di Asl e ospedali. Sono previste inoltre misure per ridurre le liste d’attesa, insieme a procedure concorsuali per il personale medico e infermieristico e sistemi regionali di prenotazione trasparenti. L’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e organo di supporto del ministero della Salute, sarà incaricata di coordinare le politiche regionali in materia. Lo slogan che sintetizza la proposta di legge è “una sanità pubblica gratuita, efficiente e di livello” e i parlamentari del Pd stanno spingendo affinché la proposta venga inserita celermente nel calendario dei testi in discussione alla Camera. Almeno prima del voto per le elezioni europee, per far sì che “il diritto irrinunciabile alla salute – commentano dal Nazareno – sia garanzia di accesso alle cure per tutti, scongiurando la privatizzazione strisciante”.

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