Invalidità civile, cambia tutto. Non più l’inconveniente delle visite ripetute a cadenza periodica, per verificare lo stato di inabilità di persone la cui condizione di fragilità non cambierà mai. Ė una delle novità contenute nel decreto legislativo numero 20, del 5 febbraio 2024, che attua la legge delega 27 del 2021 in materia di disabilità, mutuando alcuni istituti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’assemblea generale delle Nazioni unite il 13 dicembre 2006. L’annuncio arriva in occasione del 66esimo anniversario della Fondazione Anffas nazionale e della XVII Giornata nazionale delle disabilità intellettive, celebrata il 26 marzo nella sede “Giovanni Caressa Onlus” di Salerno, alla presenza del ministro delle Disabilità Alessandra Locatelli. “Una iniziativa che apre le porte all’inclusione sociale – ha dichiarato la titolare del dicastero – con un lavoro che deve partire dai territori”. Si avvia il percorso con un fondo di 20 milioni, che il prossimo anno dovrebbe notevolmente aumentare e la rivoluzione si sposta anche sul piano lessicale: via il termine ‘handicappato’ o portatore di ‘handicap’, perché le parole sono importanti ed è ormai arrivata l’ora di abolire il termine spesso usato con accezione vagamente denigratoria. E non solo. Con la normativa si introduce la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, che diverrà operativa a partire dal 1° gennaio 2025. “Altro elemento su cui si punta, per superare le frammentazioni – spiega ancora Locatelli – è la formazione, con la possibilità di un accompagnamento puntuale e incisivo riservato a tutti coloro che ne abbisognano”. Quindi, addio commissione con visita periodica dopo un anno, due, tre, per le persone con disabilità accertata, con sicuro snellimento delle procedure. Dal prossimo anno, con una maggiore disponibilità di risorse, si partirà con una sperimentazione in sei province e un percorso progressivo, attraverso cui sarà rivoluzionato interamente il sistema di accertamento dell’invalidità civile. “Stiamo investendo sempre di più sulle persone, sul loro diritto a vivere una vita piena e partecipata”, chiosa il ministro Locatelli. Al centro di tutto c’è il ribaltamento della concezione finora accreditata: dal mero assistenzialismo alla completa valorizzazione delle persone, come rileva il vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati Luciano Ciocchetti. “Con la legge delega sulla disabilità stiamo cambiando l’approccio che la società nel suo complesso  deve avere verso il mondo della disabilità, per una sua sempre maggiore inclusione”, chiarisce e plaude alla istituzione della figura del Garante quale “sentinella dei diritti delle persone con disabilità”, in piena sintonia con il corpo normativo della legge delega, dalla riorganizzazione del settore, ai miglioramenti lessicali. (Nella foto: Alessandra Locatelli, ministro Disabilità)

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