Marcelli, mozione per i test in parafarmacia

Ė stata depositata il 21 gennaio alla presidenza del Consiglio della Regione Lazio, la mozione con cui si sollecita l’autorizzazione per le parafarmacie, a effettuare tamponi antigenici rapidi. L’atto è del capogruppo del Movimento 5 stelle Loreto Marcelli e tende a rimuovere gli ostacoli burocratici che impediscono a questi esercizi di poter eseguire i test, per le migliaia di cittadini che ogni giorno perdono ore e ore in fila davanti alle farmacie. “L’impennata di contagi delle ultime settimane, che vede centinaia di migliaia di persone sottoporsi a tamponi antigenici e molecolari – sostiene Marcelli in una nota – sta mettendo sotto pressione il sistema di screening regionale. Vanno dunque ampliate al più presto le attività di rilevamento dei contagi, anche in vista del picco pandemico previsto per la prima decade del mese di febbraio”. L’esponente pentastellato, nella mozione prevede il nulla osta per parafarmacie “dotate di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la sicurezza degli assistiti e la tutela della riservatezza, ad effettuare test antigienici rapidi e ad accedere alla piattaforma di registrazione degli esiti”. La motivazione dell’atto presentato alla Pisana poggia sulla constatazione delle difficoltà in cui si troverebbe il servizio sanitario regionale, causa “il gran numero di richieste di tamponamento provenienti tanto dai medici di medicina generale, quanto dall’autonoma iniziativa dei singoli cittadini”. Sicuramente, aprire alle circa 630 parafarmacie presenti nel Lazio significherebbe garantire un numero maggiore di tamponi ed evitare ai cittadini file interminabili, oltre a garantire più sicurezza con minori assembramenti. “A fronte della forte contagiosità dell’ultima variante del virus, va ampliata l’offerta e le parafarmacie rappresentano un potenziamento essenziale per la prosecuzione degli screening di massa”, sostiene Marcelli, sottolineando l’importanza “di intervenire per semplificare, quanto più possibile, la vita dei cittadini”.

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