Luci e ombre della nuova rete ospedaliera

isabella-mastrobuonoOttobre, il mese delle attese. Atti aziendali che dovevano arrivare e non si vedono, decreto di riordino della rete ospedaliera che si attende come la manna dal cielo, specie dopo i nuovi annunci del presidente Nicola Zingaretti riguardo all’aumento di 240 posti letto nelle province. “Il nuovo decreto di riordino della rete ospedaliera – ha dichiarato il governatore – mette in luce tre cose fondamentali: l’epoca della chiusura degli ospedali è finita, si riequilibra del 6 per cento la dotazione dei posti letto nelle province e si potenziano le reti dell’emergenza”. Nel provvedimento infatti è prevista la riorganizzazione delle cardiologie, dell’emergenza, del trattamento dell’ictus, dei traumi e l’assistenza perinatale. Dei risultati annunciati nel decreto non sono convinti i rappresentanti del Coordinamento provinciale sanità di Frosinone. A destare preoccupazione le previsioni dell’atto aziendale, una sorta di regolamento di organizzazione interna della Asl, che la direttrice Isabella Mastrobuono ha illustrato ai sindaci del territorio e che, nonostante i robusti investimenti pari a 60 milioni entro il 2016, sancirebbe la riduzione dei nosocomi ciociari e l’abbassamento della qualità dei servizi. Si teme che il riferimento al polo ospedaliero Frosinone-Alatri non preluda altro che a un accorpamento tra le due strutture mentre in molti lamentano l’alta percentuale di pazienti, intorno al 44 per cento, che ricorrerebbe a cure fuori provincia o addirittura fuori regione, alimentando comunque un innalzamento dei costi. Mentre i sindacati rimettono il proprio parere al momento della pubblicazione del provvedimento, i consiglieri regionali di maggioranza Enrico Forte e Rosa Giancola, riferendosi al distretto di Latina, parlano “di una nuova fase per la sanità del Lazio che punta a un ampliamento dei servizi con incremento dei posti letto e innalzamento di livello per gli ospedali”, plaudendo alla dotazione di 70 posti letto in più all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, che entro il 30 giugno 2015 dovrebbe essere potenziato e adeguato quale Dea di II livello.

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