Furbetti del ticket: recuperati 12 milioni

Novembre 2015, la Regione Lazio avvia l’azione di recupero delle cifre non corrisposte alle casse della sanità dai “furbetti” del ticket, che si dichiarano esenti per reddito e non ne avrebbero diritto. Un progetto difficile ma redditizio che con i controlli di un solo biennio – le annualità 2009 e 2010 – ha prodotto introiti pari a 12 milioni 420mila euro, reimpiegati nell’ultimo quinquennio nell’ammodernamento delle strutture e del parco tecnologico di Asl e ospedali. In tutto, sono emersi 235mila casi di soggetti non paganti, pur avendo tutti i crismi per garantire la compartecipazione alle spese per prestazioni sanitarie e in 105mila. I presunti evasori, intercettati dall’Agenzia delle entrate su mandato della direzione del bilancio regionale, si sono messi in regola. Per questo dagli uffici di via Cristoforo Colombo è partito un piano specifico di interventi, l’ultimo dei quali riguarda la Asl di Viterbo a cui, con determina del 2 aprile scorso, dopo rendicontazione delle spese, va il saldo di 2 milioni 250 mila per l’acquisto di apparecchiature per il nuovo blocco operatorio dell’ospedale Belcolle. Altre aziende che hanno usufruito dei fondi sono il San Camillo Forlanini, che con 1 milione e 200mila euro ha ampliato l’area di pronto soccorso e il centro trapianti di cuore, la Asl di Frosinone con 2 milioni di euro per il potenziamento del pronto soccorso dei presidi di Frosinone-Alatri, Sora e Cassino, che riattiva il dipartimento di medicina d’urgenza. Seguono poi il San Camillo de Lellis di Rieti con 1 milione e 300mila euro per la riqualificazione complessiva della struttura. Il Santa Maria Goretti di Latina 2 milioni e 200mila ha programmato l’ampliamento del dipartimento di emergenza mentre nella provincia, con 450mila euro viene rinnovata la dotazione di attrezzature negli ospedali di Terracina, Fondi e Formia. All’ospedale Angelucci di Subiaco 450mila euro sono stati destinati alla dotazione di nuovi posti letto di lungodegenza e al miglioramento dell’area accoglienza di pronto soccorso.  “Un’azione di buon governo”, ha sostenuto il presidente Nicola Zingaretti, con visibile soddisfazione.

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