In Consiglio regionale una proposta di legge per l’istituzione del garante alla tutela della salute

Salute e cittadini, sanità e servizi. Sono termini ricorrenti nelle nostre cronache e spesso per notizie non confortanti. Entro breve nel Lazio potrebbero essere rafforzati i controlli sull’efficienza di Asl e ospedali e la tutela dei diritti delle persone malate, grazie alla proposta di legge 188 del 2019 “Istituzione del garante della salute della Regione Lazio” a firma del consigliere Daniele Ognibene di LeU (Liberi e Uguali). Nove articoli per garantire un più corretto rapporto tra cittadini, istituzioni e servizi sanitari, il ddl è attualmente al vaglio delle commissioni regionali Affari istituzionali, Bilancio, Sanità e sociale. La figura del garante sarà il riferimento per monitorare il funzionamento dei servizi, le risposte ai bisogni di salute, la compatibilità delle condizioni strutturali e organizzative di Asl e ospedali. Attraverso un numero verde, il garante potrà ricevere le segnalazioni dei cittadini per poi intervenire sulle direzioni aziendali e sollecitare eventuali correttivi. Precipuo compito di tale figura insieme alla tutela, sarà l’informazione ai cittadini bisognosi di prestazioni sanitarie attraverso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione Lazio. Sarà compito del garante inoltre, presentare una relazione semestrale al Consiglio regionale relativa al funzionamento dei servizi sociosanitari, all’offerta assistenziale e all’accesso alle prestazioni.  Il disegno di legge, una volta superato l’esame delle commissioni consiliari, dovrà incassare il parere del Garante regionale dell’infanzia e del Garante delle persone recluse. La proposta 188, di tutela del diritto alla salute, è stata presentata in ossequio alla legge 24 del 2017, meglio nota come Gelli-Bianco che disciplina la responsabilità penale dei medici nell’esercizio della professione. Nello stesso testo, è previsto che i Difensori civici delle regioni possano assumere il ruolo di Garanti per il diritto alla salute, quale risposta alle associazioni di tutela dei cittadini da tempo impegnati contro problemi e disfunzioni della sanità pubblica. Il Garante avrà il proprio ufficio presso il Consiglio regionale della Pisana e si avvarrà dello stanziamento di 50 mila euro, previsti nel “Fondo globale” del bilancio di previsione della Regione Lazio del 2020.  

 

 

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