San Giovanni Addolorata: le risorse, copiose e datate dell’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’edilizia sanitaria, continuano a produrre effetti, in attuazione della terza fase. A beneficiarne è il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale romano, in particolare il “Percorso nascita”, in una fase storica in cui di cicogne nel nostro Paese se ne vedono sempre meno.  Una emozione ancor più intensa quindi, visitare “Un reparto di Ostetricia dove si respira l’inizio di una nuova vita” ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, presente alla riapertura della unità operativa. Nella sua visita, ha potuto apprezzare la qualità delle opere di ristrutturazione, unita all’impegno della direzione generale nel portare avanti un progetto che pone in primo piano la salute della mamma e del bambino. Con una particolare attenzione rivolta alla rete ospedaliera di Roma, e in particolare del Lazio, che per il presidente “Dovrà funzionare al meglio delle sue possibilità, così come i percorsi ambulatoriali, supportati da una profonda riforma del Recup, che diverrà unico punto di accesso per le prestazioni pubbliche e del privato accreditato”. Con la delibera 861 che la giunta regionale ha approvato nel 2017, al San Giovanni si è avviato un cammino virtuoso, con un piano di riqualificazione e sviluppo delle attività sanitarie connesse all’area materno-infantile che ha riportato a nuova vita l’ambulatorio pediatrico, il reparto di ginecologia e “week” donna, il blocco parto, e sarà completato con il rifacimento della nipiologia. Il reparto di degenza oggetto della ristrutturazione si trova al primo piano del corpo D dell’ospedale San Giovanni. L’ammodernamento è in linea con le normative nazionali di settore e risponde agli standard richiesti dai regolamenti regionali per le degenze in regime di ricovero a ciclo continuativo. I lavori hanno interessato una superficie complessiva di circa 700 metri quadrati, con rifacimento delle componenti impiantistiche e di edilizia interna. Particolare attenzione è stata riservata al comfort degli ambienti, agevolando attraverso l’impiego del colore, l’orientamento dei pazienti e del personale sanitario, tra le diverse destinazioni d’uso dei singoli spazi del reparto. Non solo, è provato come le diverse tonalità presenti in reparti di degenza influiscano sulla condizione psicologica e l’umore dei ricoverati. “Il reparto – 11 stanze di degenza e 19 posti letto – spiega Tiziana Frittelli, direttore generale del San Giovanni Addolorata – è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e miglioramento del comfort alberghiero e assistenziale. Le pazienti sono immerse in un ambiente accogliente e confortevole dotato di moderni arredi, funzionali e colorati – continua – inseriti in spazi ampi e luminosi. Le stanze di degenza, concepite con particolare attenzione all’aspetto cromatico, hanno servizi igienici esclusivi, ospitano poltrone e culle per neonati”. Ciò consente la vicinanza ininterrotta tra mamma e bambino, dopo il parto e nelle intere 24 ore, in linea con la pratica del “rooming-in”, lanciata dall’Unicef nel 1991, per favorire l’allattamento al seno. “Un percorso emozionale che umanizza e supporta l’alta professionalità dell’équipe multidisciplinare della nostra Ostetricia e Ginecologia – precisa Frittelli – particolarmente attiva nel percorso nascita con incontri di accompagnamento al parto e corsi di allattamento al seno”. Ulteriore peculiarità della Unità operativa, il monitoraggio costante dei neonati che, insieme alle altre innovazioni, identifica l’area materno-infantile come punto di forza dell’azienda che “Intendiamo riqualificare e potenziare ancor più in un periodo come questo di inverno demografico per il nostro Paese”.

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