Dal presidente della Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e Malattie Metaboliche Marco Antonio Zappa, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Con riferimento alla triste notizia del decesso di Anna Giugliano, operata per obesità presso il centro Humanitas di Rozzano, il Professor Marco Antonio Zappa, Presidente della Sicob (Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) esprime il cordoglio e la vicinanza della Sicob alla famiglia della ragazza. Ritiene però importante fornire alcune precisazioni per evitare il diffondersi di notizie fuorvianti: “Premesso che non sappiamo come si sono svolti i fatti che sono allo studio degli inquirenti, mi preme ribadire che la chirurgia bariatrica non è, come molti pensano, un intervento di tipo estetico; il paziente obeso infatti è  tra i soggetti più a rischio per le numerose complicanze che possono derivare dalla stessa obesità, come patologie cardiovascolari,  diabete e cancro, spesso con conseguenze mortali. Per cui chi decide di affrontare un intervento bariatrico lo fa per recuperare una buona qualità di vita e prevenire patologie ancora più gravi. Basti pensare che se non esistesse l’obesità nel mondo il tasso di tumori nell’uomo calerebbe dell’11,5%, nella donna del 13,5%. Ma come tutti gli interventi chirurgici può comportare dei rischi, anche se in percentuale minima, grazie al fatto che in Italia è eseguito nel 92% dei casi in laparoscopia e dai chirurghi tra i migliori al mondo. Infatti oggi se la chirurgia del colon in Italia determina un rischio di mortalità a 30 giorni dall’intervento del 6-7% e la colicistectomia dello 0,5%, la percentuale di rischio della chirurgia bariatrica precipita allo 0,08%. Per questo motivo, sento di dire ai pazienti di continuare ad affidarsi agli specialisti, perché il rischio di mortalità è molto più basso di tanti altri interventi definiti “comuni” e di routine e i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi”.

 

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