Alte temperature: mai dimenticare di idratarsi regolarmente. Il pericolo di disidratazione è in agguato e non bisogna mai dimenticarsi di bere, anticipando la sensazione di sete. La raccomandazione arriva dalla Società italiana di Urologia (Siu), che mette in guardia la popolazione – nei periodi in cui si verificano le ondate di calore – onde evitare di mettere a dura prova la propria salute. Si constatano incrementi di problematiche sanitarie quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, rappresentando altresì un rischio assai serio in ambito urologico. Per questo gli specialisti della Siu ricordano l’importanza di bere a sufficienza nelle giornate calde, in cui è il bicchiere d’acqua è fondamentale, per la salute del sistema urinario e il benessere generale dell’individuo. Una corretta idratazione supporta la funzione renale, prevenendo la formazione di calcoli, riducendo il rischio di infezioni e contribuendo al benessere complessivo del sistema urinario. Con l’aumentare delle temperature – dichiara il presidente Siu Giuseppe Carrieri – il corpo tende a perdere una quantità maggiore di liquidi attraverso sudorazione e respirazione e questo può mettere a dura prova i reni, che rivestono un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio idrico dell’organismo e nell’eliminazione di tossine e scarti dal sangue. La disidratazione – continua Carreri – complica tali funzioni, riducendo la diuresi e influenzando negativamente la capacità dei reni di eliminare in modo efficiente sostanze dannose, compromettendo l’omeostasi. Gli urologi italiani raccomandano quindi di bere abbondantemente durante le giornate calde assicurando un adeguato flusso urinario, fondamentale per espellere accumuli di sali minerali e batteri eventualmente presenti nelle vie urinarie. Questo è particolarmente critico per prevenire la formazione di calcoli renali e per ridurre il rischio di infezioni, sia a livello del tratto urinario inferiore come la cistite (infiammazione della vescica) e la prostatite (infiammazione della ghiandola prostatica), sia a livello del tratto urinario superiore come la pielonefrite, una condizione più grave. (Agenpress)

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