Terapia al plasma: “una soluzione che salva le vite”

Dal consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, del Gruppo Misto, nel rispetto di tutte le opinioni, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

La proposta di adozione di un protocollo regionale straordinario semplificato, di utilizzo della terapia del plasma iperimmune nelle aziende del Servizio sanitario regionale e l’istituzione di una Banca regionale del plasma per il Lazio, da noi proposta, è stata bocciata in Consiglio regionale. Una proposta maturata a seguito degli incoraggianti risultati in Italia negli ospedali di Bergamo, Brescia, Pavia e Mantova e nel mondo: l’utilizzo di plasma iperimmune, contenente anticorpi contro il Sars-CoV2 proveniente dai guariti al Covid-19, è consolidato dalla recente ricerca scientifica ed ha ridotto in Italia la mortalità in terapia intensiva al 6 per cento, quando prima era tra il 13 e il 20 per cento. Nonostante l’efficacia dimostrata da questa terapia, la proposta contenuta nell’ordine del giorno del 20 Maggio è stata rifiutata, contraria tutta la maggioranza del Pd e astenuto il M5S, astensione che ha consentito la bocciatura dell’ordine del giorno. Quando la politica boccia una soluzione che salva le vite, non solo è irresponsabile, diventa criminale. Ancora una volta gli interessi economici sovrastano il bene comune. La Sanità del Lazio è commissariata da tanti anni. La nostra proposta rappresenta un passo verso un cambio di paradigma, da questa sanità intesa come somministrazione di servizi, alla sanità che vorremmo, come cura della malattia e del malato, per cui la salute è intesa come stato di benessere completo. Una sanità che il Consiglio regionale del Lazio evidentemente non vuole. Mentre la gente muore e mentre le altre Regioni, Lombardia e Veneto in primis, si affidano a questa terapia ed istituiscono le prime Banche del plasma, il Lazio rimane ostaggio della cattiva politica dei rappresentanti eletti democraticamente dai cittadini che rappresentano solo i propri interessi e rinnegano la loro Responsabilità.

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