Sociale, Mattia: “salviamo l’esperienza di Capodarco”

“La Comunità Capodarco ha offerto in questi anni di attività servizi essenziali a bisogni particolari di molti cittadini, rappresentando un’insostituibile rete di supporto per i pazienti e le loro famiglie. Parliamo di situazioni complesse che con l’emergenza sanitaria si sono acuite e che rischiano di non trovare più un punto di riferimento consolidato sul territorio”. Lo dichiara la presidente commissione Lavoro del Consiglio regionale Eleonora Mattia, in una nota congiunta firmata insieme ai consiglieri Marta Bonafoni, Marta Leonori ed Emiliano Minucci, che spiega: “con la mozione presentata in Consiglio regionale il 29 gennaio vogliamo riconoscere e salvaguardare, soprattutto alla luce della pandemia e dei suoi effetti, l’intera esperienza nata sul territorio, un presidio fondamentale sociale e sanitario”. La comunità, fondata nel 1966 da don Franco Monterubbianesi (nella foto), si occupa di accoglienza e inserimento lavorativo di persone in condizione di grave disagio. “In questo momento c’è una forte preoccupazione per la tutela occupazionale delle oltre 150 persone che lavorano all’interno delle strutture della comunità – spiega l’esponente del Pd – lavoratori e lavoratrici altamente qualificati a cui si aggiunge il personale della sede di Grottaferrata, con ulteriori 50 operatori e operatrici socio-sanitari impegnati in progetti di inclusione, agricoltura sociale, e tutto il personale impegnato nei vari settori della Fondazione”. I consiglieri regionali, con la mozione presentata chiedono “un impegno concreto e trasversale della Regione”. Si tratta di salvaguardare il destino della comunità e, sempre secondo le dichiarazioni contenute nella nota, di “tutelare le persone che nei suoi servizi hanno trovato risposte complesse a bisogni e diritti fondamentali”.  

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