Sla, nella giornata in cui si celebra, Fabrizio Santori interroga la Regione sui ritardi

Fabrizio-Santori 2“Gravi ritardi di oltre 6 mesi, da parte della Regione, nell’assegnare i contributi mensili in favore dei malati di Sla”, lo segnala il consigliere della commissione Politiche sociali e salute della Regione Lazio Fabrizio Santori. “Fondi irrisori – continua l’esponente del Gruppo misto – rispetto alle spese che la famiglia del malato deve sostenere, ma che spettano a questa di diritto e senza proclami. In occasione della giornata nazionale per la lotta alla Sclerosi laterale amiotrofica – patologia che compromette gravemente le funzioni motorie e muscolari dei soggetti colpiti – celebrata il 21 settembre, abbiamo chiesto chiarezza sulla mancanza ancora oggi di un ‘registro di patologia’ utile a stimare il numero e l’ubicazione dei malati presenti nel territorio regionale, vincolante per la gestione dei fondi nazionali, la cui iscrizione da parte del malato è condizione necessaria e sufficiente per l’accesso all’assegno di cura”, chiarisce il consigliere. “Registro di patologia – continua ancora – il cui iter istitutivo da parte dell’amministrazione regionale è colpevolmente iniziato soltanto lo scorso 24 luglio. Tardi, rispetto ai tempi dettati dal governo e ad oggi ancora in alto mare”. Le preoccupazioni di Santori si rivolgono poi al riconoscimento del presidio per la Sla del Policlinico Umberto I, come avvenuto per il Gemelli e il San Filippo Neri, la cui attesa di autorizzazione dura da circa 3 anni,. “Domandiamo se il governatore Zingaretti si sia accorto del ritardo sulla redistribuzione dei quasi 5 milioni di euro fondi stanziati per la seconda annualità, nell’ambito del programma di assistenza domiciliare e aiuto personale attraverso l’assunzione di assistenti familiari per i malati. Abbiamo cercato di capire le motivazioni per cui la Regione avesse versato ai comuni solo la prima tranche della prima annualità, ossia solo un quarto dei 7 milioni da destinarsi all’assistenza domiciliare indiretta, chiedendo di conoscere anche la tabella di distribuzione tra i comuni stessi. Siamo ancora in attesa della revisione della procedura di ricalcolo sul numero dei malati in base alla certificazione rilasciata dai presidi e centri di riferimento regionale”, conclude Fabrizio Santori.

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