Medici al lavoro fino a 72 anni. Le Commissioni riunite Affari Costituzionali e  Bilancio della Camera hanno approvato l’emendamento al Milleproroghe, a firma di Luciano Ciocchetti e altri deputati di Fratelli d’Italia, che allunga l’età pensionabile dei medici e che aveva sollevato perplessità da parte dei camici bianchi. L’atto ha il suo fondamento “per venire incontro alle esigenze di formazione e per fronteggiare l’atavica carenza di personale”, è scritto nel testo riformulato. Così, fino al 31 dicembre 2025, su istanza degli interessati, le aziende possono trattenere in servizio i sanitari che non possono assumere incarichi dirigenziali apicali. Di “scelta su base volontaria, che non impedirà in nessun modo l’accesso alla professione di altri medici giovani” parla il firmatario dell’emendamento Luciano Ciocchetti, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, che si sofferma sul valore aggiunto di tali professionisti “con alle spalle tanti anni di servizio, che potranno continuare a mettere a disposizione della collettività la loro esperienza e al medesimo tempo aiutare quelli più giovani nella loro formazione”. Il cosiddetto decreto Milleproroghe dà inoltre il via libera alla proroga per l’intero 2024 dello scudo penale per i medici. “Un segnale importante che permette di avere il tempo per risolvere il problema della medicina difensiva – dichiara il vicepresidente della Affari sociali – che costa al servizio sanitario nazionale dieci miliardi e che permette di chiarire le responsabilità mediche  in rapporto con le linee guida e l’introduzione di lite temeraria”. Soddisfazione anche tra i professionisti. “Il nostro più sentito plauso va al governo per l’impegno profuso a favore dei medici e degli altri professionisti sanitari – dichiara Foad Aodi, presidente di Amsi, associazione medici stranieri in Italia – ma siamo davvero solo all’inizio”. Aodi da anni, con la sua associazione, si batte contro le storture del Servizio sanitario che favoriscono la fuga di medici dai reparti di emergenza o, addirittura l’abbandono della sanità pubblica per il privato o per paesi esteri e sollecita da sempre un dialogo costruttivo con la parte politica. Ulteriori provvedimenti di carattere sanitario contenuti nel Milleproroghe, attengono al bonus psicologo per l’anno 2024 proposto dal Pd, che vede lo stanziamento di dieci milioni e altrettanto sarà stanziato nel Fondo per la lotta ai disturbi alimentari per aiutare chi combatte contro anoressia, bulimia o ha problemi con l’alimentazione. Un ulteriore provvedimento di proroga riguarda la multa di 100 euro nei confronti dei non inoculati con il farmaco che attenua gli effetti gravi del Covid, il cui termine di scadenza slitta al primo gennaio 2025. L’emendamento proposto da Alberto Bagnai della Lega, ha fatto molto discutere non sussistendo – fatti salvi i divieti del green pass – l’obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni che non siano sanitari. Una sanzione di cui, in virtù di ciò, è stato richiesto più volte l’annullamento, per cui non ci sarebbero le coperture finanziarie, pari a 150 milioni di euro ma la cui applicazione solleverebbe numerosi dubbi di costituzionalità.

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