Lieve pericardite e assenza di danni cardiaci. Questa, in sintesi, la diagnosi formulata dopo gli accertamenti a cui è stato sottoposto il ministro della Difesa Guido Crosetto, ricoverato nella serata del 12 febbraio all’ospedale accreditato – del Gruppo Villa Maria – San Carlo di Nancy. In una nota diffusa dal ministero della Difesa, si riferisce sulle condizioni dell’esponente di Fratelli d’Italia e membro del governo Meloni, definendole “buone”. Ora spetta a indagini più accurate stabilire la causa del malore, che si è manifestato con un forte dolore al petto. I sospetti dei sanitari, che subito avevano ipotizzato una pericardite, sono stati confermati dai primi approfondimenti.

LA PAROLA: PERICARDITE

La pericardite è un’infiammazione del pericardio, una doppia membrana che avvolge il cuore come un sacchetto protettivo. Può manifestarsi in diverse forme, da acuta a cronica, e può avere varie cause: infezioni (virali, batteriche, fungine), lesioni al torace, disturbi autoimmuni e tumori, o può essere conseguenza di interventi chirurgici cardiologici. La forma più comune è la pericardite virale, spesso conseguente a una semplice infezione respiratoria superiore. Si manifesta con dolore toracico acuto e pungente che può intensificarsi con la respirazione profonda. Altri sintomi comuni sono febbre, debolezza, affaticamento, tosse e, in casi gravi, segni di accumulo di liquido nel pericardio (versamento pericardico) che può portare a complicanze come il “tamponamento cardiaco”, una condizione grave, potenzialmente letale, che richiede intervento medico immediato. La prognosi della pericardite varia in base alla causa sottostante e alla presenza di complicanze. Mentre la maggior parte dei pazienti con pericardite acuta si riprende completamente con il trattamento appropriato, in alcuni casi la condizione può divenire cronica o recidivare, richiedendo un monitoraggio e una gestione a lungo termine.

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