Fondi: mille cittadini in lotta sotto la giunta regionale per il loro ospedale

manifondiSindaci, cittadini, consiglieri regionali. Circa un migliaio di persone sono arrivate il 15 aprile da tutto il territorio pontino per manifestare sotto la Regione Lazio, a difesa dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, di cui fu decretata la chiusura con il decreto 80 del 2010, della giunta Polverini. L’attuale amministrazione regionale avrebbe inserito la struttura nella rete di emergenza perinatale e rete ictus, manifestando così una volontà di riconversione più che di chiusura ma i cittadini chiedono, con una petizione, che siano mantenute le precedenti funzioni di ospedale generale. La mattinata in piazza Odorico da Pordenone, angolo via Rosa Raimondi Garibaldi, ha visto una serie di colpi di scena, legati alla presenza e all’audizione di una delegazione di manifestanti da parte del presidente Zingaretti. “Riceve, non riceve, forse ci riceve” era questa la frase che serpeggiava durante il sit-in, che ha visto perfino sbattere il pesante cancello del palazzo che ospitò le riprese del celebre film “Fantozzi”, sul muso dei partecipanti alla protesta. Indignata la reazione del sindaco di Fondi Salvatore De Meo, del consigliere regionale Giuseppe Simeone e del senatore Claudio Fazzone, che hanno stigmatizzato quello che ritengono l’altalenante atteggiamento del presidente e commissario ad acta per la sanità Zingaretti. “Ci aspettavamo almeno le scuse”, hanno affermato all’unisono, ma si sono dovuti accontentare di una nota in cui si dichiarava l’assenza del governatore a causa di altro impegno istituzionale.

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