Emergenza pronto soccorso, Ordine dei medici e primari chiamano in causa la Regione

La situazione a Roma e nel Lazio è ingestibile. Da tempo la cosa è nota ma questa volta i direttori dei pronti soccorsi del Lazio chiedono, insieme all’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri (Omceo), un intervento risolutivo della Regione Lazio che, al momento, non sembra dare risposte. In una affollata conferenza del 20 dicembre presso Omceo, numerose sono state le criticità denunciate: dalle carenze organizzative a quelle strutturali, passando per l’atavica insufficienza di posti letto e la carenza di “vocazioni” dei camici bianchi, refrattari all’impiego nel reparto per antonomasia in prima linea. Un dialogo tra professionisti quotidianamente impegnati in una impari lotta che diventa ogni giorno più complessa.Istanze non pervenute, al momento, all’attenzione dei vertici regionali. Assente l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – che al cahier de doleancés dei medici dell’emergenza ha preferito l’inaugurazione di un nuovo servizio all’ospedale San Giovanni -imedici hanno invocato l’attivazione di un tavolo, sostenuti dall’Ordine professionale dei camici bianchi.

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