Atti aziendali, avanti tutta con cautela

Porta la data del 10 giugno il decreto U0040 della presidente-commissario ad Acta per il piano di rientro della sanità, Renata Polverini, e serba in sé il futuro prossimo di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere regionali. Con l’approvazione del “Documento di indirizzo per l’attuazione dell’Atto di autonomia aziendale delle Aziende sanitarie della Regione Lazio”, tutti i provvedimenti assunti dai direttori generali dovranno allinearsi al rigore previsto dal piano di rientro al fine di evitare iniziative non compatibili con il processo di razionalizzazione e risanamento avviato (…). Lacrime e sangue perciò, che dovrebbero scendere ancor più copiosi se andassero in porto le previsioni della super manovra finanziaria proposta dall’esecutivo per i prossimi tre anni.

Dai governatori regionali si avvertono i primi dissensi, pronti a diventare marea montante se i super ticket per il pronto soccorso, gli ulteriori tagli a risorse già devastate e il balzello sulle prescrizioni diventassero realtà.  Il via libera agli atti aziendali da parte regionale, se da un lato riprende un discorso interrotto nell’agosto del 2008, quando gli stessi furono sospesi con la legge di assestamento biennale del bilancio, dall’altro riduce di molto la discrezionalità dei vertici aziendali e pone limiti stringenti alla proliferazione di servizi, unità operative, dotazione di figure professionali che non siano compatibili con le scelte strategiche e organizzative del management, in funzione della razionalizzazione e della compatibilità economica.

Inderogabili gli obiettivi per i vertici aziendali: entro trenta giorni dovranno adeguarsi a quanto previsto dall’atto di indirizzo, dal piano sanitario regionale 2010-2012 e da ulteriori programmi operativi tesi ad arginare la crescita del deficit. Termini inderogabili anche per i regolamenti organizzativi da emanare entro tre mesi con la riduzione di unità operative e servizi.

Una novità è rappresentata dalla individuazione, nell’atto aziendale,  del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, secondo quanto previsto dalla legge regionale “Misure urgenti di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria”. Aziende governate dall’economia quindi, per cui il consistente documento di 50 pagine fornisce in tre sezioni, indicazioni sulle politiche sanitarie e delle risorse umane, passando per la valutazione e il controllo, con l’introduzione – prevista dal decreto 150/09 del ministro Brunetta (Sireneonline giugno) – di un organismo indipendente di valutazione sulla attività del personale ai fini del sistema premiante.

Grande attenzione è riservata alle strutture operative aziendali: distretti sanitari e dipartimenti con l’istituzione delle aree delle dipendenze e della sanità penitenziaria. In linea col contenimento dei costi di gestione, nell’atto di indirizzo si prevede la costituzione di un unico polo ospedaliero multi presidio per ogni azienda, tenendo in debita considerazione i vantaggi per l’utenza.

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