Acquisti, adesso il prezzo è giusto

y7HLvTRhCIWQilw=--nicola_zingarettiAcquisizione di beni e servizi, il risparmio nella sanità passa anche per questa strada. Con un provvedimento del 25 ottobre – la determina numero 16831 – è stato stabilito il prezzo massimo di riferimento per l’acquisto di strumenti per l’emodinamica, una specialità in cui la qualità del prodotto è determinante per la buona riuscita degli interventi. In una nota della Regione Lazio si specifica che “il prezzo massimo consente un risparmio di 4 milioni sull’acquisto dei materiali” e si rende noto che “la delibera sul tetto massimo della spesa per le acquisizioni di beni consentirà, a partire dal 2014, risparmi annui di 118 milioni”. Un vero toccasana per le disastrate casse della Regione e la dimostrazione che in sanità, se si vuole, gli sprechi si possono tagliare senza incidere sulla qualità del servizio. “A un patto però”, ribattono alcuni operatori del settore, “che alle gare per gli acquisti partecipino i tecnici piuttosto che i burocrati”. Così, tutte le Asl e le aziende ospedaliere del Lazio, per rifornirsi di materiali dovranno attenersi al cosiddetto “prezzo massimo” che riguarderà, nel caso dell’emodinamica, 22 prodotti tra stent (tubicino in rete metallica usato per riparare le arterie ostruite o indebolite), cateteri a palloncino, guide angiografiche, kit angiografici diagnostici per coronarografia (indagine diagnostica di tipo invasivo che consente di visualizzare direttamente le arterie coronarie) che fino ad oggi ogni azienda acquistava a un prezzo differente dall’altra. Ad esempio, per acquistare un introduttore radiale idrofilo con valvola emostatica autolubrificata si poteva spendere da un minimo di 51 euro fino a un prezzo triplicato. L’atto approvato dalla giunta Zingaretti stabilisce invece che per questo prodotto sia possibile una spesa massima di 70 euro. “Continua così l’azione della giunta regionale del Lazio – insiste la nota regionale – nel tagliare sprechi senza intaccare la qualità dei servizi offerti”.

In realtà il provvedimento attuale non è il primo: il mese scorso infatti, la direzione regionale centrale acquisti, organismo insediato negli uffici di via Rosa Raimondi Garibaldi allo scopo di contrarre la spesa e uniformare prezzi e procedure di acquisto, aveva fissato il prezzo massimo di acquisto per dispostivi, protesi impiantabili, dispositivi per apparato cardiocircolatorio, da sutura, per elettrochirurgia e chirurgia mini invasiva, misure che prevedono un risparmio di oltre 15 milioni nell’anno in corso mentre nel 2014, i risparmi complessivi dovrebbero toccare quota 118 milioni di euro, ben 16 milioni in più rispetto al 2013. Una vera manna per la sanità del Lazio. “Con l’introduzione del prezzo di riferimento – ha chiarito il presidente Nicola Zingaretti – la Regione mette sotto controllo il settore della acquisizioni di beni e servizi, impedendo che ci sia una differenza nell’acquisto dello stesso prodotto tra Asl diverse. Uscire da questa giungla – aggiunge – non incide sulla qualità dei prodotti che saranno utilizzati negli interventi ma produce risparmi tangibili, perché bonifica l’area degli sprechi”.

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