Violenza in ospedale: riaprire i posti di polizia

La Cisl Medici del Lazio sollevò il problema nel settembre 2019. Con una lettera inviata al ministro degli Interni e ai prefetti dei capoluoghi del Lazio, i sanitari chiesero di ripristinare i posti fissi della Polizia di Stato all’interno degli ospedali, come esistevano in passato. I camici bianchi del sindacato ritengono che la presenza di un presidio accanto al pronto soccorso, attivo 24 ore su 24 sia un deterrente contro gli episodi di violenza, sempre più frequenti nei confronti degli operatori di pronto soccorso. L’ultimo episodio riferito a un’aggressione violenta, legata al ricovero di un manifestante in piazza contro il green pass il 9 ottobre scorso, è avvenuto all’interno del Policlinico Umberto I, con quattro feriti, tra infermieri e agenti di polizia. Per questo i sindacati sono tornati sul piede di guerra, questa volta con l’Ugl, il cui segretario nazionale del comparto Salute, Gianluca Giuliano, ha commentato: “Ė stato un episodio gravissimo ed eclatante tanto da meritare la massima attenzione dei media nazionali. Ma ogni giorno, ad ogni latitudine, sono tantissimi i professionisti vittime di aggressioni fisiche e verbali di cui non si parla. Chiediamo nuovamente, come abbiamo già fatto in passato, un intervento deciso da parte delle istituzioni perché essere al servizio della gente non diventi, per i lavoratori, un rischio per la propria incolumità personale”. L’inasprimento delle pene con l’approvazione della Legge 113 del 2020 per chi commette attivi di violenza nei confronti dei professionisti della salute non è quindi riuscito a porre un freno ai costanti episodi di aggressione. “Non basta una mera informativa all’interno delle strutture che richiama alle conseguenze che si possono correre in caso di atti di violenza – prosegue il sindacalista – ci vogliono altri strumenti”. Giuliano chiede il ripristino con la massima urgenza delle postazioni di polizia e ove possibile, la presenza ininterrotta della vigilanza privata. E fornisce qualche suggerimento sulla logistica dei locali, con passaggi dedicati e spazi riservati esclusivamente al personale sanitario. A completamento dell’opera, una campagna di sensibilizzazione attraverso i media e le scuole, per valorizzare il ruolo del personale sanitario. (Nella foto: Giuliano a una manifestazione sindacale)

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