Un tranquillo week-end di ospedale

Renata Polverini ci mette la faccia. E anche il personale, almeno sui manifesti. La campagna mediatica è martellante, meno lo sono le richieste degli utenti. Ha avuto un avvio difficile il progetto della Regione Lazio, promosso dalla presidente che, in prima persona, con lo slogan “Mi state a cuore”, si sta spendendo per favorire l’abbattimento delle liste d’attesa. A quanto pare i romani, vuoi per proverbiale indolenza, vuoi per l’anticipo di primavera o chissà per quale altro motivo, al San Camillo come al San Giovanni, per non parlare del Sant’Andrea, a visitarsi e fare esami di sabato e domenica non ci vanno.
Nella prima giornata di apertura l’ospedale di Monteverde ha fatto una sola Tac e anche negli altri le adesioni alla campagna non sono state esaltanti. Ci vorrà un po’ di rodaggio. Dal San Camillo esortano la Regione ad ampliare le prestazioni nelle 12 ore dei giorni feriali, con meno dispendio di risorse per il personale – che opererebbe non in regime di lavoro straordinario – e forse una più significativa presenza di pubblico.

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