La sudorazione incontrollata (Iperidrosi) è una vera e propria malattia che impatta pesantemente sulla qualità di vita. “Ma ora le soluzioni per tenerla a bada ci sono – sostiene Anna Campanati, professore associato presso la Clinica dermatologica dell’Università politecnica delle Marche, membro del comitato scientifico della Sidemast, Società dermatologica e per le malattie sessualmente trasmesse – si tratta di terapie straordinariamente efficaci e sicure ma  ancora oggi non esistono linee guida autorizzate da società scientifiche nazionali o internazionali che diano indicazioni sulla gestione terapeutica del paziente”. Per questo motivo la Sidemast ha promosso una operazione culturale, creando una rete di professionisti specializzati in cui il dermatologo deve diventare il vero punto di riferimento del paziente. “Mancano studi epidemiologici reali sulla malattia la cui prevalenza dell’1-3% è sottostimata”, spiega ancora la docente. “Si tratta di un disturbo funzionale cronico causato da un’alterata regolazione del sistema nervoso simpatico che porta a una produzione di sudore eccessiva che supera i bisogni fisiologici per la termoregolazione”. Per quanto attiene al paziente ‘tipo’, Campanati spiega che la patologia colpisce in egual misura uomini e donne e il 25% dei pazienti ha una storia familiare. Si manifesta in genere prima dei 25 anni ma può fare la sua comparsa anche in età scolare. “È sottostimata perché il 55% dei pazienti non si rivolge al medico in quanto si auto-stigmatizza – chiarisce Campanati – pensando di avere un difetto estetico e non un vero e proprio problema di salute; non si comprende inoltre chi sia lo specialista di riferimento”. La professoressa mette in guardia da “miti fuorvianti”, tra cui spiccano gli antitraspiranti topici che contengono cloruro di alluminio, rivelandosi inefficaci e irritanti, perché bloccano l’escrezione ma non agiscono sullo stimolo. Poi c’è la terapia a base di tossina botulinica approvata dall’Aifa, è molto costosa e usata da pochi specialisti come super trattamento di uso non comune.  In casi estremi, si ricorre all’intervento chirurgico di simpaticectomia toracica post gangliare ma si tratta di eventi rarissimi. Campanati spiega, sulla scia di quanto avvenuto in Germania, che è stata studiata una terapia topica a base di glicopirronio bromuro all’1 per cento che fa sperare in una vera rivoluzione nel trattamento dell’iperidrosi. Dopo 8 giorni la terapia è in grado di ridurre la produzione del sudore, risultato mantenuto nel tempo fino a 76 settimane, che è privo di effetti collaterali perché agisce sui recettori dell’acetilcolina, neurotrasmettitore che stimola la secrezione delle nostre ghiandole sudoripare. Bloccando i recettori dell’acetilcolina si blocca quindi l’input della sudorazione. L’impatto sulla qualità della vita è notevole: basta applicare la terapia due volte a settimana. Soddisfacenti i risultati, perché il 60% dei pazienti trattati ha dichiarato che la sua vita è cambiata in meglio.

LE VERITA’ SULL’IPERIDROSI

  1. Il sudore in eccesso delle persone con iperidrosi non ha un cattivo odore. L’acqua prodotta in abbondanza ha l’effetto di un lavaggio che rimuove i batteri che causano il cattivo odore;
  2. Non esistono detergenti che riducono la sudorazione;
  3. L’alimentazione non aumenta né riduce la sudorazione eccezion fatta per alcuni cibi piccanti;
  4. La rasatura non migliora la situazione, la presenza dei peli è ininfluente sulla produzione di sudore;
  5. Non è una patologia estiva, si suda allo stesso modo in inverno e in estate;
  6. Non si suda perché si è ansiosi ma si diventa ansiosi perché si suda. Per cui al massimo nasce una ansia anticipatoria;
  7. Non bisogna vergognarsi perché è un disturbo funzionale, non un difetto. In caso di familiarità i genitori devono fare attenzione al bambino iperidrotico che potrebbe auto-stigmatizzarsi. (Fonte Agr)

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