San Camillo, l’Anaao denuncia: “Spendiamo di più per assistere di meno”

L'ospedale San CamilloDrastica protesta dei sindacati medici del San Camillo. Il 21 luglio hanno addirittura fatto pubblicare uno spazio a pagamento sul diffusissimo quotidiano “La Repubblica”, per illustrare lo stato di difficoltà in cui, secondo quanto afferma l’Anaao-assomed, si troverebbe il grande nosocomio romano. Interviene su questo tema il segretario aziendale, Bruno Schiavo, sintetizzando il percorso del San Camillo negli ultimi dieci anni: “nel 2002 avevamo 1400 posti letto – precisa il sindacalista – che al 2009 sono stati ridotti  a 900 e, sia pure in regime di blocco delle assunzioni, nel lasso di tempo tra il 2010-2011 le spese per il personale sono rimaste invariate mentre, tra il 2005-2011 le spese per beni e servizi sono passate da 150.000 a 200.000 euro. In conclusione – tuona Schiavo – tra tagli e spending review siamo riusciti nella grande impresa di spendere di più per assistere meno senza che siano stati introdotti efficaci meccanismi di controllo della spesa generale.

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