Recup, dietro quel telefono
c’è un mondo…

Una scelta editoriale. In questo numero lasciamo da parte il nostro giudizio sul tema del giorno in sanità e diamo spazio ai cittadini che ci scrivono. Apriamo con la replica alla lettera di una lettrice che su sireneonline.it di maggio segnalava i disservizi del Recup – subito rientrati a dire il vero – e questa nota, a nostro giudizio, è la miglior risposta a chi parla di tagli, definanziamenti, sprechi in sanità, senza considerare la complessità del sistema. Ringraziamo i nostri lettori Michele, Anna, Claudio, Anna Maria, Renata, Claudio Luciano, Rox e Antonio e affronteremo prossimamente gli interessanti temi trattati nei loro scritti.

Sul sito www.sireneonline, nello spazio commenti, il 17 maggio 2012 Carlotta ha scritto: Buongiorno, mi piacerebbe dire la mia in merito alla questione RECUP dal mio punto di vista che è quello di chi sta vivendo in famiglia il problema della cassa integrazione e nello stesso tempo gradirei da parte della Sig.ra Annarita un minuto di riflessione. Leggendo la nota polemica e ironica non posso fare a meno di chiederle se conosce veramente cosa ci sia dietro a quel ”Cup Regione Lazio buongiorno“…. I dipendenti in cassa integrazione non sono solamente i 230 della ASL di Frosinone ma praticamente tutti i dipendenti della Capodarco e parliamo di ca. 1900 persone che stanno andando in CIG a rotazione una settimana al mese. La Sig.ra Annarita purtroppo e’ incappata nel disagio e in prima battuta, come del resto la maggior parte degli utenti, si è “scagliata” contro l’operatore l’unico purtroppo che quotidianamente viene schierato in trincea. E’ oramai un dato di fatto che l’utente pensi che dietro a quel telefono ci siano un branco di nullafacenti con i piedi sulla scrivania intenti a fare make up o a leggere il giornale identificando in loro la catastrofe della sanità pubblica e non ne fanno mistero….moltissime telefonate finiscono con insulti, offese e chi più ne ha più ne metta. Vi posso assicurare che la situazione lavorativa degli operatori del Recup è al collasso, far fronte alle telefonate in entrata in situazione di sotto organico che si sposa con quella oramai tristemente nota della sanità pubblica è diventato praticamente impossibile, pause ridotte al minimo sindacale per non parlare degli stipendi. Sapete quanto guadagna oggi un operatore del Recup per 38 ore settimanali? sfiora a malapena i 1000 euro, con la cassa integrazione 800,00!!! Avete chiesto alla Regione Lazio a quanto ammonta il debito nei confronti della Capodarco? Da quanto tempo non salda il servizio? Vi siete mai chiesti perché un operatore non riesce a fornire una prenotazione? Che strada tortuosa percorre quella vostra richiesta telefonica? Sicuramente no! Mi piacerebbe che la solidarietà nei confronti dei lavoratori in cassa integrazione senza alcuna certezza nel futuro e che comunque quotidianamente prendono servizio “in trincea” contro gli utenti inferociti, sia espressa in modo concreto. Come? magari iniziando a dare voce a questo invisibile popolo di lavoratori, a questo esercito di operatori che, permettetemi il “francesismo” si ritrovano cornuti e mazziati! La moglie di un operatore

Commenti Facebook:

Commenti