M5s, parte l’operazione sanità trasparente

consiglio_regione_lazio_2Consiglio regionale, è partita l’operazione sanità trasparente. Con due lettere, una indirizzata a Nicola Zingaretti, l’altra ai direttori generali delle 12 Asl del Lazio, agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e alle aziende ospedaliere, i portavoce del Movimento 5 stelle si propongono come opposizione costruttiva e offrono collaborazione. “Riceviamo in continuazione allarmi di cittadini che vedono giorno per giorno depotenziare interi reparti degli ospedali”, sostengono i rappresentanti pentastellati. “Con tali interventi si colpisce il cuore dei servizi, abbassando la qualità delle cure offerte. Per questo abbiamo richiesto tutti i dati per conoscere ‘lo stato di salute’ della sanità regionale, in uno spirito di collaborazione, come forza di opposizione responsabile”. Sotto la lente di ingrandimento i dati della cosiddetta contabilità analitica, ovvero di ogni prestazione con l’esatta indicazione dei ‘fattori produttivi’ ad essa collegati: centro di costo, ore lavorate dai medici e stipendi pagati, accessi al pronto soccorso, utilizzo di radiologie e ambulatori, consumo nei laboratori di analisi.

Insomma i portavoce vogliono entrare, seppur virtualmente, nelle corsie e nei corridoi di ospedali e Asl affinché, con i dati ricavati, raffrontati a quelli dei flussi di produzione dell’intero sistema sanitario regionale “si possa elaborare e costruire una vera programmazione sanitaria riorganizzando in modo efficiente tutti i gangli vitali della rete territoriale sociosanitaria – insistono i portavoce – evidenziando, allo stesso tempo e forse per la prima volta in assoluto nella Regione Lazio, inefficienze, sprechi e responsabilità”.

Da quando sono arrivati alla Regione Lazio, i rappresentanti del M5S hanno avviato indagini a tappeto per capire funzionamento e gap della complessa macchina sanitaria. Sono stati aperti 34 fascicoli di inchiesta su tutti i casi di malasanità segnalati dai cittadini e dagli operatori delle strutture pubbliche e convenzionate. E ora i portavoce confidano in una apertura della direzione regionale salute e della cabina di regia, organi di governo del sistema, “dimostratisi finora sordi” alle richieste di trasparenza sul piano di riordino del servizio sanitario regionale e sui decreti del commissario Zingaretti.

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