Cgil San Camillo: “Miglioriamo il menu per malati e lavoratori”

“Da troppo tempo assistiamo all’indecoroso spettacolo di un servizio di ristorazione che produce solo lamentele da parte dei pazienti  i quali, oltre alla scadente qualità del cibo, devono sopportare anche la farsa delle prenotazioni di menù, che giungono sistematicamente diversi rispetto a quanto richiesto, nonostante le innumerevoli segnalazioni. Inoltre, è da  tempo che i dipendenti del San Camillo sono di fatto privati del  diritto alla mensa, sancito contrattualmente, in quanto quella dell’ospedale  è stata chiusa e  l’amministrazione non ha previsto alcun rimedio sostituivo per i lavoratori, se non il ricorso alla mensa del Forlanini, lontana e difficile da raggiungere nel termine di mezz’ora previsto per la pausa pranzo”. Con questo infuocato comunicato la Cgil Fp di Roma ovest ha chiesto al Direttore Generale Aldo Morrone “un intervento immediato volto a migliorare la qualità del cibo e del servizio, sia per i malati che per i lavoratori, anche mediante la revisione dell’esoso capitolato di appalto” e ha chiesto inoltre “tempi certi per la riapertura della mensa del San Camillo, onde garantire il diritto al pasto come previsto dal contratto, a garanzia dei malati e dei lavoratori”.

 

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  1. In effetti sarebbe opportuno un controllo sul rispetto del capitolato d’appalto! In caso contrario mancherebbe la doverosa osservanza -da parte dell’amministrazione- la prevista azione di vigilanza.

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