Asl Roma G, un appalto contestato

0La prima levata di scudi risale allo scorso febbraio. Fu messo in discussione l’appalto che prevede l’affidamento all’esterno del servizio di diagnostica per immagini, notizia poi smentita con dovizia di particolari, con un lungo articolo del direttore generale Nazareno Renzo Brizioli, pubblicato sul sito aziendale www.aslromag.info. Sotto la lente di ingrandimento è il piano relativo a tutte le prestazioni diagnostiche, visto da più parti come un aggravio per le tasche dei cittadini e che suscita preoccupazione per i professionisti e i pazienti della Asl. La gara per assicurare Tac, mammografia ed esami ad alta complessità, prevede un importo complessivo di 35 milioni di euro per 7 anni, iva esclusa, e oltre 11 milioni di euro per una eventuale proroga. Ribatte il direttore Brizioli, nel suo scritto, che “l’appalto in discorso è in linea con gli obiettivi della spending review e della politica dei tagli alla spesa pubblica regionale in quanto permette di: recuperare una percentuale consistente di mobilità passiva, di internalizzare il servizio e di ridurre i costi delle singole prestazioni, ottenere benefici clinici dovuti all’adozione di nuove metodiche diagnostiche che permetteranno di accelerare la diagnosi e adottare cure cliniche più appropriate, evitando trasferimenti di pazienti in altri presidi più dotati tecnologicamente”.

Non la pensa così il consigliere regionale Oscar Tortosa, lunga esperienza politica e in sanità, che ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione e commissario alla Sanità Nicola Zingaretti. “Nella asl Roma G la spending review si applica a piacimento – ha dichiarato il capogruppo del Partito socialista – da un lato il direttore generale per risparmiare ha soppresso acqua, latte, merendine e succhi di frutta per i ricoverati; dall’altro a gennaio scorso ha indetto una gara da 49.500.000 euro per esternalizzare i servizi di radiologia per un periodo di 84 mesi senza alcuna autorizzazione regionale. In particolare, senza ricevere l’autorizzazione rilasciata dall’Area centrale acquisti e crediti sanitari regionali (Dca), obbligatoria proprio in tema di controllo dei costi delle strutture sanitarie che operano sul territorio del Lazio”. L’appalto in questione è stato anche oggetto di ricorso al Tar, presentato dalla Federazione dei sindacati indipendenti (Fsi), in conseguenza del quale, l’azienda ha proceduto all’annullamento in autotutela del bando prima della pronuncia definitiva. Proprio questo elemento ha destato le maggiori perplessità in Tortosa che ha chiesto a Zingaretti “la risoluzione del contratto del direttore Brizioli, come previsto in queste circostanze da un decreto dei massimi organismi regionali.

 

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