Aodi: “G20, oltre le promesse arrivino i vaccini”

Summit dei grandi del mondo, numerosi sono gli appelli rivolti ai protagonisti del G20 di Roma e uno dei più significativi arriva da Foad Aodi, presidente di Amsi, l’associazione dei medici stranieiri in Italia. “Urge concretizzare la promessa dei vaccini per la tutela della salute globale e dell’ ambiente” auspica il professore, assertore da decenni dei diritti sanitari dei popoli più svantaggiati. “Insieme agli altri movimenti di emancipazione, Umem, Co-Mai e Uniti per Unire – sottolinea Aodi – ci battiamo per la diffusione della solidarietà, l’altruismo, l’unità a favore dei diritti umani universali”.  Il presidente sottolinea le condizioni difficili in cui si trovano attualmente i paesi poveri e in via di sviluppo: “Stiamo assistendo ad un divario nella gestione di difesa dalla pandemia. In Europa Spagna, Italia, Germania e Francia sono arrivati al 70-80% di vaccinati mentre in Africa siamo solo al 5%. Altre realtà europee come Russia, Romania, Bulgaria, Ucraina sono ferme al 20-30% delle immunizzazioni – sottolinea Aodi – mentre l’Armenia si attesta addirittura al 7%. Ciò comporta disagio e insicurezza, oltre a costituire pericolo per lo sviluppo di nuove varianti”, insiste Aodi. Secondo l’esperto, che segue la pandemia come rappresentante della commissione Salute Globale della Federazione dei medici (Fnomceo), sarà complicato arrivare a una percentuale di somministrazioni mondiali pari al 70% entro il 2022, si tratterebbe di recuperare almeno il 40% di popolazione che non si è sottoposta all’antidoto. “Sviluppare la produzione in paesi extraeuropei, combattere il mercato nero dei vaccini, assicurare il green pass ai vaccinati con altri farmaci come badanti e lavoratori stranieri, garantire il prodotto ai numerosi migranti”, queste alcune delle soluzioni proposte dal presidente Aodi, in prima fila per la lotta all’emergenza pandemica nel mondo. 

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