Solidarietà dall’Ordine dei Medici all’Umberto I

Green pass: la protesta contro il passaporto sanitario, dalle piazze romane approda in ospedale. Lo fa in modo violento, con aggressioni ad agenti di polizia e a operatori del pronto soccorso del Policlilnico Umberto I, tanto da provocare tra loro quattro contusi. Sembra che la reazione di un manifestante ferito e sottoposto alle prime cure sia stata provocata dal rifiuto a effettuare un tampone di controllo contro il Covid. L’infortunato, che si trovava già in stato di fermo, deve aver chiamato rinforzi per sostenerlo e da lì sarebbero scoppiati i disordini. Numerose le espressioni di solidarietà nei confronti degli agenti e degli operatori: dall’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato al direttore generale dell’Umberto I Fabrizio D’Alba. Forte la presa di posizione del presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri(OMCeO), Antonio Magi, che ha bollato l’aggressione come gesto “inaccettabile, incivile, demenziale” esprimendo “la totale solidarietà ai colleghi insultati, minacciati, aggrediti come pure a tutto il personale sanitario rimasto coinvolto e agli agenti di polizia feriti dai manifestanti”. Una situazione difficile da gestire che i sanitari presenti, in ogni caso e grazie alla loro professionalità “hanno saputo fronteggiare con competenza, garantendo l’assistenza senza far venir meno il loro servizio ai pazienti”, ha aggiunto Magi. La violenza contro gli operatori sanitari, specie quelli di pronto soccorso, purtroppo non è un fenomeno nuovo. Nel febbraio del 2020 la Federazione dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri denunciò l’escalation di episodi attraverso un questionario e il docufilm “Notturno”, proiettato in anteprima alla Camera dei deputati.    

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