Approvata il 23 marzo 2023, la legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” si propone di affrontare in modo razionale uno dei più grandi problemi che affligge il nostro Paese: l’inarrestabile invecchiamento della popolazione e la carenza di servizi adeguati per rispondere alle necessità della terza età. Il provvedimento attribuisce tre deleghe all’esecutivo, che dovrà adottare i conseguenti decreti legislativi riguardanti l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale, l’assistenza sociosanitaria ai non autosufficienti, la flessibilità nell’offerta dei servizi per i cronici, entro il 31 gennaio 2024. Da parte del ministero del Lavoro e Politiche sociali, c’è la massima adesione e la volontà di portare a compimento il percorso, per “costruire un diverso approccio alla terza età – sostiene il ministro Marina Calderone – promuovendo dignità e autonomia delle persone anziane”. Provvedimenti che avranno positive ricadute non solo per gli anziani: ne beneficeranno anche le famiglie e le persone chiamate ad assisterli. Ora si tratta di trovare gli adeguati finanziamenti, per attuare una riforma strutturale, contro l’abbandono dei più fragili. Del tema si è trattato nel convegno di presentazione della legge, promosso dalla direzione della Asl Roma 1 presso l’antica sede dell’ospedale Santo Spirito, sala del Commendatore, il 20 maggio scorso. Presenti numerose personalità da sempre impegnate nel sociale e nella tutela degli anziani e dei fragili. Intento dei promotori, capovolgere il paradigma attuale trasformando gli anziani in una risorsa per il paese e creando una “vecchiaia attraente”. La soluzione è agevolare cure e prevenzione a domicilio, consentendo ai rappresentanti della terza età di restare attivi. (Agr)

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