I casi di violenza sui professionisti della sanità si susseguono periodicamente, in una drammatica sequenza ed è diffusa la consapevolezza che, per arginare il fenomeno, non bastano soltanto parole di solidarietà e condanna. Non si possono solamente enumerare gli episodi e biasimare gli aggressori, bisogna trovare soluzioni. Dello scottante problema si è fatta interprete l’assessore al Personale e alla sicurezza urbana, della Regione Lazio Luisa Regimenti, intervenendo al convegno “Prevenzione e tutela per gli operatori sanitari contro la violenza”, promosso da Jessica e Cristopher Faroni, manager dell’Ini di Grottaferrata, venerdì 12 aprile nell’Aula Magna dell’istituto. L’assessore Regimenti, medico legale di grande esperienza, ha esordito evidenziando come sia “Uno scandalo aggredire una persona che è lì per curare”, ha ricordato l’impegno e i risultati raggiunti dall’amministrazione regionale, con il supporto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per attivare in diverse strutture un presidio permanente delle forze dell’ordine nell’arco delle 24 ore. Regimenti ha ricordato inoltre la recente approvazione della mozione per rendere automatica la costituzione come parte civile delle Asl nei procedimenti che seguono le denunce per aggressione da parte del personale sanitario, plaudendo al lavoro difficile, delle Forze dell’ordine. “La Regione Lazio è in prima linea per tutelare i professionisti della sanità e garantire la loro sicurezza – ha sottolineato l’assessore – purtroppo, i dati fotografano anche nel Lazio una escalation di violenza alla quale non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. Gli operatori rischiano di andare incontro al cosiddetto ‘burnout’, sviluppando stress, ansia e depressione. Tutto ciò si ripercuote sulla qualità dell’assistenza andando a discapito dei cittadini bisognosi di cure. Dobbiamo promuovere un cambiamento culturale che sottolinei la gravità di tali comportamenti che danneggiano l’intera collettività e sviliscono il lavoro di chi è chiamato a prendersi cura della nostra salute”. Unanime la condivisione con le parole dell’assessore e l’impegno degli intervenuti al convegno – tra cui il commissario straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli, la presidente della Fondazione Artemisia Mariastella Giorlandino, la responsabile della Sicurezza e prevenzione del Policlinico Umberto I Cristina Perna –  che hanno illustrato i progetti di prevenzione e di formazione, atti a fornire soluzioni immediate di contrasto alla violenza ai sanitari. C’è la volontà di attivare un tavolo di confronto multidisciplinare a livello regionale, per affrontare strutturalmente il problema. Presenti all’incontro l’assessore al Welfare del Comune di Grottaferrata Francesca Maria Passini e il sindaco di Marino Stefano Cecchi, che hanno manifestato la vicinanza degli enti locali a un tema che coinvolge non solo i lavoratori ma, soprattutto i cittadini fruitori dell’assistenza sanitaria. (Agenpress)

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