Disagio psicologico, una insidia sempre più presente dopo la pandemia e nei nostri incerti tempi, tanto da incidere sulla qualità della vita, provocando sintomatologie che hanno ripercussioni negative sull’intera collettività. Per questo le istituzioni hanno assunto le opportune misure, di cui la più evidente è il  bonus psicologico. In tale solco si inserisce la firma del decreto del 23 novembre, con cui il ministro della Salute Orazio Schillaci – dopo il parere del ministero dell’Economia e della Conferenza Stato Regioni – ha destinato 5 milioni alle Regioni per l’anno in corso e 8 per il 2024. Una misura, quella del bonus, nata come sperimentale e divenuta strutturale con l’attuale dotazione di risorse che, sebbene limitate, avviano un percorso che tende alla  “presa in carico sul territorio e a diffondere la cultura della salute mentale anche per superare lo stigma e la discriminazione che continuano ad essere una barriera all’inclusione sociale”, ha dichiarato Schillaci. Un programma ambizioso che richiederà tempo e competenze organizzative. Per il momento, motivo di soddisfazione è l’aumento della cifra pro capite di cui potranno disporre i beneficiari: 1.500 euro in luogo dei precedenti 600, per soggetti con Isee inferiore ai 15mila euro annui. Gli interessati, secondo quanto è riportato in una nota del ministero della Salute,  potranno richiedere il contributo all’Inps e, per l’anno 2023, il bonus dovrà essere utilizzato entro 270 giorni dalla concessione, pena la decadenza. Considerato che siamo ormai alla fine dell’anno, si ritiene che le domande debbano essere presentate entro dicembre ma sul sito dell’Inps dovrebbero essere chiarite tutte le modalità. L’importo, riconosciuto una sola volta, è fissato dal decreto in un massimo di 1.500 euro per redditi con Isee inferiore a 15mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta); 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15mila e 30mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta) 500 euro per redditi con Isee superiore a 30mila ma inferiore a 50mila (fino a 50 euro per ogni seduta). Nel 2022 le richieste sono state 400mila, 40mila quelle accolte con un fondo a disposizione di 25milioni. Le domande saranno accolte fino a esaurimento delle risorse e valutate in base alla data di inoltro. Una gara di abilità, complessa per chi ha poca dimestichezza con le tecnologie. Esprime soddisfazione per il bonus, il vicepresidente della commissione parlamentare Affari sociali e sanità Luciano Ciocchetti. “La dimostrazione dell’attenzione che il Governo riserva alle sempre più frequenti manifestazioni di disagio psicologico – ha dichiarato il parlamentare di Fratelli d’Italia in una nota – con il bonus viene data una risposta a un bisogno reale oggi sempre più diffuso. Il prossimo step sarà l’istituzione del servizio di psicologia di assistenza primaria nell’ambito del servizio sanitario nazionale”. Un traguardo atteso da tempo, volto a integrare l’assistenza medica di base per dare risposte sul territorio. La grande lacuna degli ultimi decenni a cui si dovrà porre immediato rimedio. Per questo, la commissione Affari sociali della Camera adotterà martedì 28 novembre il testo base della proposta di legge per l’istituzione del servizio di psicologia di assistenza primaria nell’ambito del servizio sanitario nazionale, su impulso dello stesso vicepresidente Luciano Ciocchetti.

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