Parafarmaci. Assotutela a governo “Chiediamo che siano detraibili per i pazienti fragili”

parafarmacia-franchising“Dovrebbe essere uno dei prossimi impegni per la prossima legge finanziaria. Far rientrare tra i medicinali detraibili come spesa farmaceutica anche alcuni necessari parafarmaci: dagli integratori per gravidanza e allattamento, ai parafarmaci per trigliceridi e colesterolo, oltre che per glicemia, patologie oculari o per la circolazione cerebrale. Dovrebbero essere detraibili, a nostro avviso,  anche i pannolini e il latte in polvere se le mamme sono impossibilitate ad allattare”. Lo ha dichiarato la vicepresidente di Assotutela, Emanuela Maria Maritato. “Ci auguriamo che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin se ne faccia carico in sede di Consiglio dei ministri affinché l’Italia anche in questo ambito sia al passo con gli altri paesi dell’Unione europea. Ad oggi, malgrado esistano patologie, situazioni cliniche e fisiologiche che obbligano all’uso di integratori alimentari fitoterapici, multi vitaminici o alimenti veri e propri i parafarmaci non possono essere detratti come spesa farmaceutica. Senza contare che – continua – anche i pazienti oncologici ricevono beneficio da una integrazione alimentare con prodotti di parafarmacia. Altrettanto una vasta gamma patologie oculari caratteristiche dell’età avanzata che necessitano di una integrazione alimentare efficace per curare o rallentarne la patologia. Così altre patologie della popolazione anziana. In virtù di questa realtà – conclude Emanuela Maria Maritato – è scontato che i parafarmaci possano essere detratti fiscalmente”.

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