Meningite, nessun allarme ma c’è paura

vaccino-meningiteLa tempestività del servizio prevenzione della Asl Roma 2 per un presunto caso alla Garbatella

Medici, epidemiologi, vertici regionali, hanno più volte confermato che Nel Lazio non esiste alcun allarme. Nel 2016 non sussistono incrementi di casi di meningite rispetto al periodo precedente (2001-2015) anzi, rispetto al 2015 i casi sono diminuiti passando dai 25 dello stesso anno ai 19 di meningite meningococcica del 2016 segnalati in tutta la regione (pari a 3,2 casi per milione di abitanti). Eppure basta un sospetto caso verificatosi nei nostri ambiti di vita per scatenare il panico. Accade alla Garbatella, storico quartiere romano dopo la morte dell’insegnante di una popolare scuola. Inizia un tam-tam allarmato sui social, si teme per qualsiasi possibilità di vicinanza con la maestra o, addirittura con i suoi allievi. Pronta la rassicurazione del servizio di profilassi della Asl Roma 2 (ex C). “Il nostro servizio in data 27.12.16 alle ore 15.15 – è scritto in una nota del responsabile Paolo Grillo – è venuto a conoscenza di un caso di Meningite batterica di n.d.d. (natura da determinare, ndr)”. Si fa riferimento alle generalità della persona colpita, ai ricoveri, al San Giovanni prima e al Gemelli poi, cui è seguito il decesso. “Presi i contatti telefonici con i rispettivi laboratori di Microbiologia dei suddetti ospedali, è stata consigliata la profilassi antibiotica indicata per la Meningite meningococcica, già praticata dal personale sanitario e dai familiari della paziente”. Seguono raccomandazioni e indicazioni terapeutiche, con possibilità di consultare il medico curante o il pediatra, in caso di contatti stretti. Tutto sotto controllo quindi, con una pronta e competente risposta della Asl territoriale.

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