La Giornata mondiale contro il cancro “World Cancer Day”, che da 23 anni si celebra in tutto il mondo il 4 febbraio, in Italia quest’anno arriva sotto buoni auspici. Nel decreto Milleproroghe, il governo stanzia 20 milioni per rendere efficace il Piano oncologico nazionale 2023-2027, un documento programmatorio che fornisce gli indirizzi per affrontare al meglio le malattie neoplastiche. L’atto, approvato nella Conferenza Stato-Regioni, promuove una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico, non solo per assistere i pazienti in modo ottimale ma anche per contenere i costi sanitari e sociali derivanti dall’assistenza. Punto nodale, la centralità del malato e la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure, vera piaga di una Italia in cui operano 20 sanità diverse, un gap da colmare al più presto. Proprio sulla lotta al divario è impostata la campagna di educazione sanitaria 2022-2024 “Close the Care Gap. Everyone deserves access to cancer care” colmare il divario sulla cura. Tutti hanno diritto all’accesso alle cure per il cancro e non è un caso se il 3 febbraio al Senato di questo si è trattato nel convegno organizzato dall’Aiom, associazione degli oncologi medici, a cui ha partecipato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Il cancro è una patologia prevenibile e curabile”, ha esordito il titolare del dicastero di lungotevere Ripa, un medico nucleare costantemente a contatto per professione, con la patologia tumorale, che ha assicurato come con la prevenzione si possa evitare il 50% delle morti e scongiurare il 40% delle nuove affezioni.  “Stiamo predisponendo iniziative per potenziare la promozione degli screening oncologici e al contempo incentivare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio – ha assicurato – la prevenzione è fondamentale e per questo vogliamo diffondere un forte messaggio di promozione della salute a tutta la popolazione e in particolare ai giovani, a partire dalle scuole elementari”. Sul sito del ministero sono infatti elencate nove regole per ridurre i fattori di rischio di una malattia che in Italia vede ai primi posti quali organi colpiti, la mammella, seguita dal cancro del colon-retto e del polmone, poi prostata e vescica e per la cui guarigione si rivela fondamentale la prevenzione. Saranno, a tal fine, programmate iniziative di prevenzione a partire dalle scuole elementari per l’adozione di stili di vita sani e sarà altresì definito l’aggiornamento della normativa sul fumo. Non senza aver potenziato gli organici di asl e ospedali, svuotati in questi anni di definanziamento, così come sono rallentati causa pandemia, gli screening, le diagnosi e talvolta le terapie.

 

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