Laboratori analisi: riorganizzata la rete

esami-di-laboratorioLaboratori analisi: è una rivoluzione copernicana. Nel Lazio le strutture pubbliche saranno riorganizzate in rete, secondo il modello “Hub e Spoke”. La definizione, che tradotta significa perno e raggio, è presa in prestito dal linguaggio aeronautico, dove Hub sta per scalo principale e Spoke secondario. Uno sviluppo siffatto della rete, con la concentrazione delle funzioni di maggior rilievo nei laboratori prinicipali “Hub”, che dovranno garantire una capacità produttiva di oltre 3 milioni di analisi consentirà, secondo gli intendimenti regionali, un risparmio annuale di oltre 20 milioni.

Il decreto, firmato da Nicola Zingaretti, definisce le funzioni dei laboratori di patologia/biochimica clinica e disegna la rete organizzativo-funzionale, basata su 8Hub e 27 Spoke in tutta la regione. Gli Spoke, individuati quali centri a minore complessità presenti negli ospedali, saranno coordinati dagli 8Hub principali ed erogheranno cure per acuti, con una attività diagnostica di urgenza e/o di base. La riorganizzazione della rete si allinea alle richieste del tavolo tecnico interministeriale che vigila sul piano di rientro dal deficit. “Con il decreto voltiamo pagina – sostiene il presidente della Regione Zingaretti, commissario ad acta per la sanità – e archiviamo una rete definita fin dal 2007 poco efficiente e obsoleta”.

Il presidente ha sottolineato l’efficacia del modello imperniato sulla centralizzazione delle attività, degli acquisti di materiali, reagenti e nuove attrezzature. Secondo fonti regionali, questa nuova configurazione consentirà di realizzare una medicina di laboratorio in prossimità del luogo delle cure, più efficiente e molto meno dispendiosa.

Nuova tipologia dei laboratori

Laboratorio di urgenza:
annesso a un presidio ospedaliero di dimensioni piccole o medio-piccole è dotato di pronto soccorso o Dea di I livello. Ha un repertorio analitico di 30-50 esami di urgenza e un volume di attività compreso tra 200.000 e 1.000.000 esami l’anno. Fornisce in urgenza prestazioni di laboratorio e consulenza in medicina di laboratorio ai soli accessi in pronto soccorso/Dea e ai ricoverati. É attivo 24 ore su 24;

Laboratorio di base:
anche questo è annesso a un ospedale, ha un repertorio analitico di 100-150 tipologie di esami di base e di frequente esecuzione ed un volume di compreso tra 500.000 e 1.500.000 esami l’anno;

Laboratorio ad elevata complessità (Lec):
annesso a un ospedale di dimensioni medio-grandi o grandi, ha un repertorio analitico superiore alle 150 tipologie di esami di base e complessi. Ha un volume minimo di attività di 2.500.000 esami l’anno. Fornisce prestazioni di laboratorio e consulenza ai reparti ospedalieri e prestazioni ambulatoriali di diagnostica di laboratorio sia per i punti di prelievo presenti nel presidio ospedaliero, sia per i centri prelievo territoriali afferenti;

Lec-S (Laboratorio ad elevata complessità con settori specialistici):
laboratori al vertice della rete, sono tutti Hub, annessi ad ospedali di dimensioni medio-grandi o grandi, con repertorio analitico superiore alle 150 tipologie di esami di base e complessi e volume minimo di attività di almeno 3.000.000 di esami l’anno;

Laboratorio Specialistico:
annesso a un presidio ospedaliero o ad un policlinico universitario può essere monospecialistico o polispecialistico;

Laboratorio di Riferimento:
svolge attività di alta referenza, conferma o approfondimento, di norma su prestazioni di elevatissima specializzazione;

Settore decentrato di base per analisi in urgenza:
area di laboratorio annessa a un ospedale per acuti di piccole dimensioni, a un pronto Soccorso o punto di primo Intervento, con repertorio analitico limitato ad un ristretto pannello di esami dedicati all’emergenza. Ha un volume di attività fino a 300.000 esami l’anno e fornisce prestazioni esclusivamente in termini di urgenza ai reparti ospedalieri.

Layout 1

Commenti Facebook:

Commenti