Inevitabili, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Lazio sui primi risultati in sanità, sono arrivati commenti di varia natura dal parlamentino di via della Pisana. Da parte delle opposizioni, come era nelle previsioni, molte sono state le domande rivolte al presidente nel corso della audizione del 24 ottobre: sanità territoriale, accordo con le strutture private per reperire 500 letti, gestione centralizzata delle assunzioni da parte della giunta. La critica ricorrente proveniente dai partiti di opposizione, è riferita a una generica “mancanza di idee e di visione da parte dell’esecutivo regionale”. In particolare, Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd, ha riservato accenti molto aspri nei confronti di Rocca. “Nessun quadro è stato illustrato su come la sua amministrazione intenda ampliare la rete ospedaliera e i servizi territoriali – ha esordito in una nota la consigliera – sulle assunzioni, al di là della cifra complessiva stanziata, non abbiamo compreso se la Regione provvederà a coprire con nuovo personale tutti i posti cessati o se, piuttosto, al netto delle stabilizzazioni, la sanità regionale sceglierà di esternalizzarne una parte”. Il Movimento 5 stelle invece punta la lente di ingrandimento sull’aumento dell’Irpef nel Lazio, la più cara d’Italia. Di tenore opposto, è arrivata puntuale la replica di Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio della Pisana, che, rammaricandosi “della polemica innescata dalla consigliera Bonafoni”, ha definito la relazione del presidente “ricca di dettagli precisi, punti di programma definiti, idee chiare, visione del futuro della nostra sanità, il tutto all’insegna del dialogo e della collaborazione”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha tenuto a precisare che “al netto dei commenti strumentali dell’opposizione, per questa amministrazione parlano gli atti già posti in essere: Atti concreti e reali, Molto è ancora il lavoro da fare – ha riconosciuto – buona parte dei nostri problemi poggia le fondamenta sulla gestione non sufficiente operata dalla passata amministrazione, in particolare nella sanità”. Lo stesso Rocca, ha ritenuto opportuno, per mettere fine alle polemiche, illustrando la sua visione della sanità quale “servizio garantito da pubblico e privato, in cui la politica deve esercitare una funzione di governo e non subire la volontà delle imprese”. Più che una fine dello scontro, sembra una miccia innescata che darà vita a nuovi incendi.

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