Non è stato proprio un benvenuto, quello rivolto al commissario della Asl di Frosinone Sabrina Pulvirenti che il 1° novembre, appena insediata, si è trovata di fronte all’ennesimo episodio di violenza nei confronti dei sanitari, verificatosi nel pronto soccorso dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” nel capoluogo ciociaro. All’alba del 30 ottobre, un 43enne di origine polacca, residente ad Alatri, si è lanciato come una furia con un estintore contro un medico e i poliziotti venuti a calmarlo, dopo aver infranto una vetrata  e distrutto un distributore automatico di bevande. Non contento, si è scagliato contro le auto parcheggiate all’esterno, di fronte ai tanti presenti che assistevano sconcertati alla scena. Ė l’ultimo di una lunga serie di episodi di aggressione in ospedale, che coinvolgono presidi e strutture della provincia di Frosinone. Due settimane fa, un’infermiera del Santa Scolastica di Cassino è rimasta ferita in seguito alle violenze subite da parte di una paziente in stato di agitazione. Gli operatori sono esausti per le violenze che si ripetono e il loro grido di allarme, questa volta, non è rimasto inascoltato. Ha fatto sentire la sua voce la presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio Alessia Savo, che esprimendo la sua solidarietà e vicinanza al medico e agli agenti, ha reso noto che quello della sicurezza sarà uno dei temi chiave e prioritari che sarà affrontato con il nuovo commissario straordinario. “Siamo testimoni di episodi sconcertanti di aggressione fisica e verbale ai sanitari nelle corsie o in sala d’aspetto del pronto soccorso – scrive Savo in una nota – la qualità dell’offerta non può essere indipendente dalla salvaguardia di chi è esposto a gravi rischi personali per assicurare assistenza nelle strutture pubbliche. Voglio esprimere solidarietà al medico e ai poliziotti e garantire il mio fattivo impegno per tutelare il prezioso lavoro che tali categorie svolgono nei nostri ospedali”, ha concluso l’esponente di Fratelli d’Italia. Raccoglie l’invito ad agire la Cisl funzione pubblica, con il segretario Antonio Cuozzo che da tempo ha denunciato tale piaga chiedendo, invano, immediate risposte. “Quella delle scorse ore è solo l’ultima di una serie di aggressioni che sono state compiute all’interno delle strutture della provincia: da Cassino a Sora fino al capoluogo – ha dichiarato il segretario – il risultato è che lavoratori, lavoratrici e pazienti sono lasciati soli. Serve un’inversione di marcia”. La dichiarazione si accompagna alla volontà di collaborare con le istituzioni, affinché si apra un dialogo costruttivo e si propongano efficaci soluzioni.

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