Violenze verbali, fisiche, sociali, perpetrate con l’intento di procurare del male e ripetute nel tempo, da parte di un singolo o da più persone, spesso utilizzando la rete. Ė il fenomeno del bullismo o bullismo online, per combattere il quale, nel 2017, il ministero dell’Istruzione ha istituito la Giornata nazionale il 7 febbraio, nell’ambito del “Piano per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola”. La collettività ne sta prendendo consapevolezza a mano a mano ma ancora non completamente o, peggio, siamo sempre più impotenti nel fronteggiare una minaccia che, di giorno in giorno sembra sempre più prendere piede tra i nostri ragazzi e gli ultimi tragici fatti di cronaca, verificatisi proprio nelle scuole stanno a testimoniarlo. Per questo anche le istituzioni corrono ai ripari, con provvedimenti ad hoc, tra cui il disegno di legge per il contrasto al cyberbullismo, approvato nello scorso settembre che inquadra tale fenomeno come reato. Sul tema si esprime il vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera Luciano Ciocchetti: “Bullismo e cyberbullismo sono una piaga sociale su cui occorre tenere gli occhi sempre ben aperti – dichiara l’esponente di Fratelli d’Italia – da parte di genitori, figli, insegnanti, operatori sociali e più in generale la società civile, serve una maggiore consapevolezza su un fenomeno veramente preoccupante”. Il vicepresidente parla poi di prevenzione a contrasto del bullismo, evidenziata nel testo e di fondamentale importanza, specie se corroborata da percorsi  di recupero psicologico coinvolgenti per scuole e famiglie, con l’obiettivo principale di proteggere e riabilitare i giovani. A supporto, la proposta di legge per l’istituzione del servizio di psicologia di assistenza primaria, nell’ambito del servizio sanitario nazionale, di cui lo stesso Ciocchetti è primo firmatario. Una piccola rivoluzione nelle Asl, che vede lo psicologo quale professionista del servizio sanitario a tutti gli effetti, inserito nel distretto sanitario, in cui sarà istituito il servizio di psicologia di assistenza primaria. Non solo assistenza psicologica di qualità, accessibile, di rapida presa in carico del paziente ma prevenzione, che nel caso del bullismo si rivela essenziale. “Inserire gli psicologi nei distretti sanitari delle Asl e nelle loro articolazioni,  può essere di grande aiuto per le vittime di fatti di bullismo e cyberbullismo” continua Ciocchetti. “Il servizio garantirebbe infatti un primo livello di intervento psicologico che prevede la rapida presa in carico del paziente, di facile fruizione, efficiente, utile, con un impatto economico moderato e complementare con gli altri servizi sanitari e sociosanitari”. Bisogna fare in fretta perché il bullismo non si ferma. Secondo il Rapporto del Servizio analisi della polizia criminale sui minorenni vittime di abusi, aggiornato al 2022, tra l’anno 2020 e il 2021 i casi ci cyberbullismo sono cresciuti del 13%, in particolare nella fascia di età compresa tra i 14 e i 17 anni. L’età dei protagonisti dei più cruenti episodi di cronaca nera degli ultimi giorni.

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