Farmaci, si abbatte la spesa ospedaliera col farmacista di reparto

Riduzione del fabbisogno di medicinali nei reparti ospedalieri fino all’88% per cento e della possibilità di errore fino al 30%, obiettivo ritenuto impossibile ma che un progetto del Ministero della Salute, condotto in collaborazione con la Sifo, Società italiana di farmacia ospedaliera, ha dimostrato realizzabile grazie alla istituzione della figura del farmacista di dipartimento, da affiancare al medico di corsia. Fornire consigli sulla gestione della terapia farmacologica, informazioni sull’effetto dei farmaci e spiegare al paziente come proseguire il trattamento a casa dopo la dimissione. Sono alcuni dei compiti del farmacista di dipartimento, figura professionale che porterebbe significativi vantaggi non solo ai pazienti ma al Servizio sanitario in termini di risparmio, grazie a un uso razionale delle risorse. I dati emergono dal progetto pilota, del dicastero della Salute, partito nel marzo 2010 e terminato nel giugno di quest’anno, con la conduzione della stessa Sifo. La sperimentazione, avviata in 5 ospedali di Torino, Padova, Ancona, Bari e Taormina, oltre a evidenziare una riduzione nella necessità di farmaci in reparto, ha portato alla stesura di un manuale teorico-pratico, presentato il 13 ottobre a ministero di lungotevere Ripa. Nel progetto sono stati coinvolti in particolare i dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo con procedure rigorose, causa le reazioni avverse di notevole entità provocate.

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