Elisoccorso “per una sanità più vicina alla gente”

ELISOC1La campagna di comunicazione di Elitaliana ha prodotto i suoi effetti: elicottero dovunque

Giubileo ed emergenza: è partita la macchina. L’Ares 118 si prepara con tutti i crismi per affrontare quella che sarà una vera sfida per il sistema. In primo piano l’elisoccorso, potenziato con la creazione di numerose aree di atterraggio, in base a quanto previsto dal regolamento europeo 965 del 2012 che permette di utilizzare campi sportivi e spazi aperti, dopo attenta valutazione tecnica di agibilità da parte degli enti preposti (Enac). Il progetto era nell’aria da tempo e ha subito un’accelerazione in primo luogo per la diversa organizzazione sanitaria, ormai priva degli abituali punti di riferimento, i piccoli ospedali di provincia dismessi per il piano di rientro. L’annuncio dell’Anno Santo ha fatto il resto così, a tale scopo ci saranno ulteriori 38 punti destinati all’eliambulanza, portando così la rete dell’emergenza-urgenza a contare su 244 punti autorizzati per l’operatività delle eliambulanze regionali, affidate in gestione alla Elitaliana Spa, la più antica società elicotteristica italiana oggi in attività. In questo modo la distanza tra il luogo in cui può verificarsi un’emergenza sanitaria in ogni comune del Lazio e il dipartimento d’emergenza di riferimento si riduce a un massimo di trenta minuti di volo, garantendo così un’assistenza tempestiva anche alle comunità più isolate e difficilmente raggiungibili. Fu il direttore della società Elitaliana Giampiero Pedone a sollecitare per primo l’adozione di nuove regole per un servizio che, secondo le parole del manager “ancora oggi ha il suo punto debole nella carenza di piazzole di atterraggio, sia nelle grandi città che nel territorio” (sireneonline settembre 2013). A suffragare le parole del manager il consigliere Francesco Storace, primo firmatario della legge regionale numero 11 del 2014 che recepisce le indicazioni Ue. In particolare nei Comuni della provincia romana è già stato individuato un primo gruppo di 79 siti tra campi di calcio in sintetico e in erba, già dotati di impianto di illuminazione notturna. In provincia di Viterbo le aree sono 51, in quella di Latina 32, sono invece 31 in quella di Frosinone e 13 nel territorio reatino. La valutazione tecnica di agibilità verrà eseguita dal personale di Ares 118, dai tecnici dell’elisoccorso e dell’Enac. “Il Lazio – spiega il presidente Nicola Zingaretti – diventa così la prima Regione italiana per estensione del servizio di elisoccorso che sarà attivo anche per il trasporto neonatale. Si creano in questo modo le condizioni per garantire concreta uguaglianza d’accesso agli Hub delle ‘reti tempo dipendenti’ a tutti i cittadini del Lazio a prescindere dal luogo di residenza, per 365 giorni l’anno, sia di giorno che di notte”. Secondo Zingaretti “il progetto non comporta costi aggiuntivi per le casse regionali”. Da report dell’Ares risulta comunque un costo per intervento che, dai 4860 euro del 2700 è lievitato a 6937 euro nel 2012.

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