Elisoccorso: intervento salvavita in volo

fr_Elisuperficie_2-680x365_cProssimo al trapianto, un 64enne salvato sull’eliambulanza grazie a una tecnica innovativa

Un viaggio per la salvezza. Senza il provvidenziale intervento della équipe medica dell’eliambulanza e dei cardiologi del San Camillo Alfredo – lo chiameremo così ­– un 64enne del frusinate, non ce l’avrebbe fatta. Il trasporto insieme al macchinario che lo teneva in vita, uno dei primi effettuati in Italia, ha consentito quello che non è più un miracolo ma è diventata prassi comune ovvero, operare in condizioni di emergenza e prima che sia troppo tardi, per un cuore ormai stremato, che non riesce più a far circolare il sangue nei circuiti coronarici. Così, con l’ausilio delle apposite pompe meccaniche, che sostituiscono la funzionalità di uno o entrambi i ventricoli gravemente compromessi nella funzione contrattile, il grave infarto al miocardio è stato trattato con successo, garantendo al paziente di essere sottoposto a ‘perfusione coronarica’ e avviato con la idonea preparazione al trapianto cardiaco. Il trattamento con il dispositivo posizionato all’interno del torace, è stato possibile grazie all’impiego di un particolare elicottero, l’AW 139 che consente di poter prestare assistenza avanzata al paziente critico e di imbarcare un maggior numero di persone, con più spazio per l’alloggio di strumenti necessari al tipo di missione. I cardiologi del San Camillo, insieme ai colleghi dell’ospedale Spaziani di Frosinone, dopo aver verificato i parametri vitali del paziente e definito le sue modalità di trasporto collegato al macchinario, hanno dato il via alle varie fasi del trasferimento. Prima operazione, il collegamento al ventilatore polmonare di bordo, poi la sistemazione delle sette pompe infusionali e una nuova check sugli standard vitali che si sono sempre mantenuti stabili.

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