Disabilità e informazione, i mezzi di comunicazione hanno un impatto determinante nel raccontare questo universo, con significativi riflessi sulla percezione da parte della collettività. Anche da questo passa l’integrazione e si possono abbattere pregiudizi, con maggiore comprensione di tale complesso problema. Un obiettivo su cui da tempo il Corecom del Lazio – comitato regionale di garanzia delle comunicazioni – si sta impegnando, affinché si arrivi all’emancipazione, l’accettazione e l’integrazione di persone con disabilità nella società.  Su questi temi, si è tenuto il 29 settembre presso la Sala Italia, nella Casa delle associazioni regionali, un evento formativo a cura del Corecom, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti e l’associazione dei “Pubblicisti italiani uniti per l’Europa” (Piue), dal titolo “La narrazione della disabilità nei media”, che ha visto una  grande partecipazione, con la presenza dell’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio Massimiliano Maselli.  “L’importanza di questa iniziativa si basa non solo sull’argomento di fondo – ha esordito l’assessore – ma sul confronto tra le associazioni di disabili su un tema così delicato. Con le parole si può rappresentare la realtà e al tempo stesso si può fare cultura”, ha concluso Maselli, che ha confermato il suo impegno nel portare avanti tutte le iniziative finalizzate a un miglioramento della condizione delle persone con disabilità, “affinché si affermi quella cultura dell’inclusione che considera la disabilità una diversità che arricchisce la comunità”. Sono intervenuti inoltre il consigliere regionale Claudio Marotta, i membri del Corecom Roberto Giuliano, Iside Castagnola e il presidente dei pubblicisti per l’Europa Carlo Felice Corsetti, che ha sottolineato quale sia il dovere del giornalista, nei confronti dei soggetti deboli: “Rispettare i diritti e la dignità delle persone malate o con disabilità, siano esse portatrici di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali, astenendosi dal pubblicare dati analitici di interesse strettamente clinico”. Erano presenti, inoltre, rappresentanti delle cooperative che assistono e inseriscono i disabili, insieme a psicologi e giornalisti da sempre impegnati sul tema. Per la presidente del Corecom Maria Cristina Cafini “Una giusta rappresentazione della disabilità, oltre ad aumentare la comprensione del problema, costituisce un bel passo verso l’emancipazione, l’accettazione e l’integrazione nella società con tutte le sue sfaccettature”. Per questo l’organismo di garanzia della comunicazione, continuerà a proporre iniziative concrete volte all’inclusione. Protagonista degli eventi, sarà la narrazione di buone pratiche avviate con tante realtà istituzionali, come l’iniziativa dell’associazione Emergenza Sordi con la Polizia municipale di Roma Capitale, che ha prodotto un opuscolo destinato agli agenti, volto a facilitare la comunicazione non verbale, venendo incontro anche a eventuali emergenze.

 

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