Un segno distintivo che racchiude un programma: sensibilizzare la collettività sul ruolo delle donne nella società, nella famiglia e sul luogo di lavoro. Si tratta di un fiocco rosso che i professionisti della sanità aderenti al sindacato Ugl, hanno indossato il 25 novembre, Giornata internazionale per il contrasto alla violenza di genere. Una celebrazione particolarmente sentita quest’anno, a pochi giorni dalla feroce uccisione di Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta, il suo ex fidanzato. Nella sanità la presenza femminile è molto elevata: le donne rappresentano il 70% degli organici e sovente sono il bersaglio preferito dei violenti. Minacce, aggressioni, molestie ed episodi di mobbing le espongono costantemente a rischi fisici e psicologici. Ė quanto riferisce in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale Ugl Salute, ricordando la psichiatra Barbara Capovani morta lo scorso aprile nel parcheggio dell’ospedale Santa Chiara di Pisa e Francesca Romeo, dottoressa di guardia medica uccisa in Aspromonte alla fine di un turno di notte mentre tornava a casa. “Può bastare – si chiede il sindacalista – solo la volontà incessante di insegnare il rispetto verso le donne? Sembra pleonastico ripeterlo ma nel mondo del lavoro, diritti e dignità devono assolutamente essere equiparati a quelli degli uomini”, conclude Giuliano, chiamando alla mobilitazione i lavoratori e a una assunzione di responsabilità l’intera collettività. Una Giornata, quella del contrasto alla violenza di genere, che ha registrato un grande impegno delle istituzioni locali, come il Comune di Frosinone, che il 24 novembre a Palazzo Munari – sede dell’amministrazione cittadina – ha promosso un interessante confronto tra rappresentanti delle istituzioni e società civile. Per l’occasione, l’assessore regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli ha sottolineato “l’importanza del ruolo delle istituzioni nel combattere l’odioso fenomeno della violenza sulle donne, ricordando impegno profuso dal governo e rappresentanti del Parlamento,  in particolare dall’avvocato e senatrice Giulia Bongiorno, attraverso il rafforzamento del codice rosso”. Altra iniziativa di rilievo, arriva dalla deputata Simonetta Matone – una lunga carriera come giudice minorile al tribunale di Roma – che in occasione della giornata antiviolenza, ha presentato il gruppo contro il crimine in rete da lei presieduto, nato dalla iniziativa dell’attrice e regista teatrale Virginia Barrett, a capo dell’associazione Naschira da tempo impegnata in iniziative culturali e benefiche. Prossima iniziativa, l’11 dicembre, con un convegno focalizzato sull’universo femminile e le sfide che si trova ad affrontare. La manifestazione, fortemente sostenuta dal consigliere capitolino Fabrizio Santori, si terrà nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio, alle 16. Da ultima, non certo per importanza, la giornata organizzata il 24 novembre dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma “Noi per Lei. La Rete per le donne che previene, cura e sostiene”, con la partecipazione di numerose personalità, “per riflettere e costruire una rete forte, solidale e concreta, per contrastare e affrontare questo fenomeno con uno sguardo al futuro”, ha così introdotto l’evento il presidente Aurigemma.

 

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