Il Lazio custode della grande tradizione oculistica. E la qualità della oftalmologia percorre le strade dell’area metropolitana di Roma, con il Nuovo Ospedale dei Castelli che diviene protagonista di un piccolo miracolo, attinto dall’intuito e dalla competenza di Benedetto Strampelli prima e Giancarlo Falcinelli poi. A raccogliere il testimone dei due grandi oculisti – inventore del trattamento della cecità con cornea artificiale nel  lontano 1963 il primo, suo allievo il secondo, che perfezionò la tecnica – è Franco Arrigoni, responsabile della Unità di Chirurgia vitreo retinica del nosocomio sulla Nettunense che di recente, ha ridato la vista ad Anna Maria De Luca, 66 anni di Ariccia, tornata ad assaporare il piacere della luce e dei colori dopo anni di buio a causa di un occhio che pensava ormai di avere definitivamente perso. Ė intervenuta la chirurgia miracolosa, con la tecnica nota in Italia come “Osteo-odonto-cheratoprotesi (OOKP)”, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea. L’occhio su cui si è intervenuti, ha potuto riacquistare le sue funzioni per mezzo di cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato a un supporto osseo, ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato, in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni. Il dottor Arrigoni, si è avvalso della collaborazione della équipe multidisciplinare che rappresenta una continuità nella  applicazione di questa tecnica. Grazie alla OOKP, nel 2013 fu restituita la vista ad Abusweireh Musleh, palestinese della Striscia di Gaza, cieco da quattro anni in seguito allo scoppio di un ordigno bellico, grazie a un intervento chirurgico eseguito all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma da Paolo Colliardo, nel reparto allora diretto da Vincenzo Petitti. Una ulteriore soddisfazione deriva dall’essere stati, noi italiani, formatori di chirurghi oculisti stranieri. Numerose furono le delegazioni di Usa, Cile, Gran Bretagna, Germania, Austria, Egitto, India, Singapore, inviate ad assistere agli interventi di Falcinelli. Un lustro per la sanità regionale, che ritrova nel reparto dell’ospedale dei Castelli Romani una punta di diamante, come è stato sottolineato dai vertici della Asl Roma 6 e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, presente all’evento del 13 febbraio, in cui è stato illustrato l’intervento e la tecnica di esecuzione dello stesso. Esaudita in pieno quindi, la missione principale della azienda sanitaria, come sottolineato dal commissario straordinario Francesco Marchitelli, che consiste nel “migliorare la qualità di vita delle persone”, affermazione condivisa dal direttore sanitario Asl Vincenzo La Regina.  Aurigemma invece, ha sottolineato il cambio di passo della Regione Lazio che ha  di nuovo potenziato i servizi nelle province, consentendo che il diritto alla salute sia uguale su tutto il territorio.

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